MASSAROSA. “Noi non vogliamo mica elemosine. Vogliamo pagare, come abbiamo sempre fatto. Ma pagare il giusto. Quando avete alzato le tasse vi siete resi conto di che cifre stavate parlando?”. Protesta doveva essere e protesta è stata. Centinaia le persone oggi scesa in piazza a Massarosa, nonostante la pioggia. Dalla piazza del mercato sono arrivati fino in municipio: due, forse trecento persone. Nessuna bandiera politica, nessuna tessera di partito: è gente comune che si era data spontaneamente appuntamento tramite facebook. Si sono ritrovati nella piazza del Mercato, da lì hanno occupato per qualche minuto la strada che conduce al Palazzo del Municipio, prima di essere accolti dall’amministrazione nella sala consiliare, stipata all’inverosimile.

La rabbia tra la gente era tanta, il clima molto acceso. Specie quando la gente si è accorta che – assieme al vicesindaco Del Soldato e ad altri due o tre assessori – non c’era il sindaco, Franco Mungai, che forse aveva sottovalutato la portata del dissenso cresciuto in queste ore. Un clima talmente infuocato che lo stesso vicesindaco che cercava di spiegare i motivi degli aumenti in bolletta per i rifiuti con difficoltà riusciva a parlare, tra grida, insulti e fischi. In sala anche la polizia municipale, visti gli animi che si andavano infiammando.

“Siamo in due in famiglia – ha urlato una donna – e viviamo in 68 metri quadri. Lo scorso anno pagavamo 189 euro, quest’anno 480. Ma noi siamo gli stessi, e la casa è la stessa”. “Non vogliamo sconti – ha ribadito un altro signore – ma la dignità di pagare il giusto. Non è che non vogliamo pagare: questi cifre alcune famiglie non se le possono permettere. Cosa devono fare, non mangiare per pagare i rifiuti?”. La rabbia ha fatto ben presto perdere di vista l’obiettivo principale: la protesta sulle tasse sui rifiuti. Ed è diventata valvola di sfogo per qualsiasi problema: c’è chi ha fatto notare anche l’assenza di carta igienica nei bagni delle scuole. Ma una cosa è certa: oggi si è avuta una prova concreta del malcontento di tante persone. E della loro difficoltà, specie in questo periodo di crisi, nell’arrivare in fondo al mese tra affitti, bollette e spese. E di sicuro l’aumento sulla Tarsu, di chiunque siano le responsabilità, non hanno fatto altro che aggravare una situazione critica. Quasi esplosiva.

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