“In una guerra che possiamo definire del “tutto contro tutti” in maniera indifferenziata e che vede sempre gran protagonista l’uomo dei miracoli nonché “uomo di fiducia” del nostro sindaco (Giorgio del Ghingaro ndr), siamo arrivati ormai all’atto finale: la conclusione di un triste teatrino che – ricordiamo – a fine febbraio vedrà l’epilogo con la scadenza del contratto fra Comune di Viareggio e Sea ambiente, il cui finale deve ancora essere scritto.” A scrivere è il M5S Viareggio.

“Ora VERSILIA AMBIENTE srl, terza partecipata del comune con proprietà al 50% di Sea ambiente e Sea Risorse, quindi con il solito socio privato perennemente presente con il 40% in Sea Risorse, chiede irrevocabilmente il saldo delle fatture per i servizi resi (trattamento della raccolta indifferenziata), pena INTERRUZIONE del SERVIZIO.

VER.A srl, società nata sull’emergenza della fine del trattamento dei rifiuti per l’inceneritore, quando fu spento per ordine della procura di Lucca a causa dei suoi taroccamenti al software di gestione, doveva gestire solo un passaggio provvisorio prima di decidere di far diventare l’impianto di Pioppogatto una miniera di risorse dove magicamente si sarebbero dovuti trattare i rifiuti trasformandoli in nuovi materiali da riutilizzare.

Queste sono le promesse fatte dai sindaci della Versilia, su cui sono stati investiti inutilmente soldi pubblici fra consulenze e progetti che si sono rivelati, fino a oggi, solo sogni fermi in un cassetto.

Con la prospettata interruzione del servizio in data 17 gennaio (con le conseguenze giuridiche relative) a causa del mancato pagamento della somma di circa 2 milioni e 250 mila euro e dopo il fallimento dei progetti del nostro espertissimo sindaco di “rifiuti zero” e dei suoi fidi collaboratori scelti – a suo dire – per presunte capacità gestionali e manageriali, la città subirà l’affronto di vedere i propri rifiuti lasciati per strada.

Diversa, ci piace sottolineare, è stata la scelta di chi, come il comune di Livorno amministrato dal M5S, ha scelto coraggiosamente, pur fra mille difficoltà lasciate da amministrazioni precedenti, di risanare l’azienda cittadina dei rifiuti con un concordato, tenendo in mano pubblica al 100% il servizio di ritiro dei rifiuti e lanciare un progetto per trasformare la raccolta differenziata in una vera ricchezza per la città, senza farsi tentare dalle sirene di una società fantasma come ATO COSTA, che dopo anni di inutili e costose strategie per far entrare un socio privato, ancora non esiste.

Studi sindaco e interpelli dei veri esperti, se pur non fra le sue “simpatie personali”, visto che queste non bastano a nascondere chi della propria carica si fa solo un vanto, senza dimostrare sul campo quanto effettivamente dovrebbe essere fatto per risolvere a Viareggio il problema di differenziare. Anche se ormai si tratta solo di difendere la dignità, che sembra purtroppo essere l’ultima cosa rimasta a questa città che lei dice di amare.”

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