CAMAIORE. Ci sono alcuni personaggi, a Camaiore, conosciuti quasi solo ed esclusivamente con il loro soprannome. Tanto che, a nominarli nome e cognome, a nessuno dice niente. Esagerato? Forse un po’, ma di sicuro la questione a Camaiore esiste.

Tanto che uno dei candidati al consiglio comunale, Mario Matteucci, ne fa un caso. “Durante il primo mandato Ceragioli – racconta l’esponente di Rifondazione, che tutti a Camaiore conoscono come Pippé  – ricevetti tantissimi voti. Solo che tutte le preferenze erano a nome “Pippè”. Quella volta il soprannome non era stato registrato, e così tutti i voti andarono annullati. Con il secondo mandato Ceragioli però questa anomalia fu sistemata, inserii anche il soprannome nei documenti elettorali ufficiali, e infatti presi i voti necessari per arrivare in consiglio comunale. Anche per queste elezioni – conclude Matteucci – è possibile votarmi come Pippè”.

Regola che vale per lui come per tutti gli altri (in realtà molti) candidati al consiglio comunale che oltre al nome e al cognome hanno registrato il proprio soprannome. E gli esempi, basta sfogliare le liste elettorali di un po’ tutti i partiti le le liste civiche, non mancano.

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