
“Mai ho dubitato – scrive Matteucci – dell’importanza di questa ricorrenza, che peraltro mi ricorda la deportazione di mio nonno, e la mia cultura politica, che si è formata quando il candidato del centrosinistra Alessandro Del Dotto ancora “portava i pannolini”, me ne impone rispetto e condivisione”.
“Condivido anche quanto detto saggiamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha invitato tutti gli italiani a cogliere questo evento di memoria storica per giungere finalmente a quel momento di partecipazione nazionale necessario per sentirsi veramente coinvolti nel futuro della nostra nazione.”
“Per queste motivazioni – conclude il candidato di centrodestra – rispedisco al mittente ogni e qualunque lezione di democrazia, specialmente da uno schieramento che al suo interno ha coloro che orgogliosamente si dichiarano “comunisti” e che non hanno mai rinnegato quelle atrocità che i regimi con questa ispirazione hanno compiuto nel mondo”.
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