VIAREGGIO. Un via vai, silenzioso e commosso, dalla sala dell’Anpi di Viareggio. Da ieri sera, appena si è diffusa la notizia, e ancora durante la giornata di oggi, sono davvero tante le persone che hanno voluto portare un ultimo saluto a Didala Ghilarducci, la staffetta partigiana morta ieri a 90 anni.

Chi ha portato un fiore, chi solo la sua presenza. Tanti esponenti politici, amministratori attuali e del passato, ma soprattutto tanta gente comune che in Didala ritrovava valori autentici e genuini, una rarità di questi tempi.

E continuano anche i messaggi di cordoglio che giungono in redazione in ricordo di Didala Ghilarducci. Il vice presidente del Senato, Vannino Chiti,  scrive: “Voglio esprimere il mio cordoglio per la scomparsa di Didala, partigiana coraggiosa viareggina che ha creduto durante la sua esistenza in quei valori di libertà e democrazia che sono alla base della nostra costituzione. Fino al giorno prima della sua morte ne è stata testimone celebrando la ricorrenza del 25 aprile a Sant’Anna di Stazzema luogo carico di memorie dolorose. Sono vicino ai familiari”.

Anche l’assessore al decentramento del Comune di Viareggio Antonio Tedeschi, unitamente a tutti i dipendenti del settore, si associa al dolore dei familiari e di tutti i cittadini ed esprime “profonda commozione per la scomparsa della indimenticabile Didala, che ha speso la propria vita per la difesa della libertà di pensiero e dei diritti umani”.

 “La notizia della scomparsa di Didala – scrive Michele Silicani, sindaco di Stazzema – ci ha colpito profondamente, poiché ancora una volta, come tantissime altre, Didala era stata con noi a Sant’Anna di Stazzema in occasione del 25 aprile, la Festa della Liberazione, la Festa dei partigiani, la Festa dell’Italia risorta dall’occupazione nazifascista. Due giorni fa siamo stati per l’ennesima volta testimoni delle parole di Didala, che ci hanno riportato all’essenza del 25 aprile, ovvero alla celebrazione dell’orgoglio dell’Italia che ha saputo resistere e ribellarsi ad un nemico autoritario e sprezzante della vita, cui i partigiani seppero opporre la forza degli ideali e della ragione pur nelle mille difficoltà della vita in montagna. Fu lo scontro tra una ideologia del dominio, cui si oppose quella più forte della libertà che alla fine ebbe la meglio. E Didala nel suo breve intervento di due giorni fa è come se avesse passato il testimone a noi sindaci della Versilia che ci eravamo riuniti a Sant’Anna, ai tanti giovani presenti per festeggiare il 25 aprile e a tutti coloro che hanno assistito alle celebrazioni e che ancora una volta hanno avuto una lezione di semplicità e integrità morale. Mi faccio portavoce del saluto ad una grande figura da parte mia, come cittadino, come antifascista e come Sindaco della mia Comunità, del Vice Sindaco Maurizio Verona, della Giunta Comunale di Stazzema, del Comitato per le Onoranze ai Martiri di Sant’Anna, del personale dell’Ufficio Cultura del Comune di Stazzema, degli operatori del Museo Storico della Resistenza e del Parco nazionale della Pace. Ci mancherai, Didala: cercheremo di portare avanti le tue battaglie e il tuo messaggio”. 

 Cordoglio anche da parte di Umberto Buratti, sindaco di Forte dei Marmi: £E’ sempre vivo in noi il ricordo della sua partecipazione all’intitolazione della piazza ai partigiani fortemarmini, dove ha riportato la sentita testimonianza della lotta partigiana. Una figura storica della grande famiglia dell’ANPI, che lascerà un grande vuoto”. 

 Il circolo di Rifondazione Comunista di Massarosa esprime “le più sentite condoglianze per la scomparsa di Didala Ghilarducci.
La perdita della compagna, presidente dell’ANPI Versilia e’ stata soprattutto la perdita di una persona di elevata integrità morale.
Della Sua memoria, la Sua dedizione nel portare avanti la memoria della resistenza e dell’antifascismo, resterà un valore in tutta la collettività. Grazie Didala, grazie”.

Dolore anche nelle parole del Circolo di Viareggio di Sinistra Ecologia Libertà che piange “Didala Ghilarducci, amica, compagna indimenticabile , animatrice di iniziativa politica e culturale , ispirata  sempre ai valori della Costituzione Repubblicana. Gli ideali che hanno spinto Didala all’Antifascismo e all’impegno per la Democrazia, la Libertà e la Pace sono, per merito suo a Viareggio e non solo,patrimonio di tante persone che ora continueranno anche in suo nome la lotta per un’Italia più giusta. Grazie, Didala, ci mancherai molto”.

Al cordoglio si unisce anche l’Idv Toscana. “L’Italia dei Valori Toscana esprime profondo e sincero cordoglio per la scomparsa di Didala Ghilarducci, una degli eroi della Resistenza al nazifascismo, Presidente dell’Anpi provinciale, partigiana e moglie di Ciro Bertini, detto Chittò, ucciso dai nazisti nell’estate del 1944, scomparsa ieri pomeriggio all’età di novant’anni”.

“La triste notizia della sua scomparsa ci riempie di profonda commozione. Di Didala voglio ricordare la forza incredibile e l’allegria contagiosa”. Con queste parole, Lara Fiorini, Coordinatrice Idv Lucca, saluta Didala Ghilarducci. “Si tratta di una grande perdita per la storia della Toscana e della Resistenza. Con lei se ne va una delle testimoni delle lotte per la Liberazione del Paese dal nazifascismo. La memoria di Didala resterà per sempre nei ricordi di tutti i toscani come testimone e protagonista del movimento partigiano.  In questo giorno di lutto  – conclude Fiorini – voglio ricordare, in particolare, il giorno in cui ebbi l’occasione di far conoscere Didala a mia figlia. Esempio di generosità e di abnegazione, sono infatti convinta che la sua testimonianza, il suo esempio e le sue qualità umane saranno motivo di riflessione e di incoraggiamento anche per le nuove generazioni”.

“Voglio unirmi – scrive l’onorevole Raffaella Mariani – al cordoglio per la scomparsa di Didala Ghilarducci, ricordandone la passione civile e la ferma volontà di coltivare e perpetuare gli ideali della Resistenza, con grande attenzione alle giovani generazioni. Anche nel suo ultimo intervento, il 25 aprile, ha saputo rammentare con la straordinaria efficacia delle parole che vengono dal cuore l’importanza dei valori fondanti della nostra Repubblica. Gli stessi valori che hanno guidato tutta la sua esistenza, dalla lotta sui monti per liberare l’Italia fino all’impegno nelle istituzioni e nella società civile: libertà, democrazia, antifascismo, pace, solidarietà, memoria. E un punto di riferimento sopra tutti, la nostra splendida Costituzione. Forte di questi ideali, Didala ha affrontato, con la tenacia mai rude che l’ha contraddistinta, prima il sacrificio e la morte del suo amatissimo Chittò, poi un’intera vita di lavoro e testimonianza. Ho potuto abbracciarla proprio in occasione delle celebrazioni per il 67° anniversario della Liberazione a Lucca: è stata molto dolce, come sempre. Voglio ricordarla così”.

I funerali si terranno domani.

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