VIAREGGIO. Una rete da pesca, non segnalata, sistemata proprio all’imboccatura del porto di Viareggio: è questa l’attrezzatura che gli uomini della Capitaneria di Porto hanno sequestrato nella mattinata di ieri, giovedì 26 aprile, ripristinando così la regolarità della navigazione.

In serata, poi, sono proseguite le uscite in mare dai mezzi navali e sono stati molti i pescherecci verificati. In uno di questi, però, l’equipaggio non era in regola, dal momento che non tutti i componenti risultavano regolarmente imbarcati sui libri di bordo. E così, anche per tutelare il rispetto delle norme che regolano il lavoro a bordo dei pescherecci, al comandante dell’unità è stato elevato un verbale di alcune centinaia di euro.

Nei giorni precedenti, inoltre, le divise blu si sono fatte conoscere anche a Pistoia e Montecatini e relativi dintorni: qui l’attività di prevenzione e controllo ha dato i suoi frutti.

Si è proceduto, infatti, al sequestro di aragoste, astici e cannolicchi privi dei documenti che ne garantiscono la tracciabilità sino ad arrivare ad impedire la vendita di tranci di pesce spada scaduto da qualche mese. Ciò ha così scongiurato che del prodotto potenzialmente dannoso per la salute dei consumatori potesse finire a tavola.

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L’ULTIMO SALUTO A DIDALA. VIAREGGIO PIANGE LA SUA PARTIGIANA

“ADDIO DIDALA, BALUARDO CONTRO GLI ESTREMISMI”