VIAREGGIO. Nasce a Viareggio il “Distretto turistico”, formato dai balneari della città, già organizzati dall’agosto 2011 nella “Rete imprese balneari di Viareggio”.

 Potrebbe essere una delle possibili risposte ai problemi posti dalla cosiddetta “Direttiva Bolkestein”, come è stato ipotizzato nel corso dell’ultima riunione nazionale della categoria, a Roma.

“A quella manifestazione abbiamo partecipato io e il consigliere Bruno Puccinelli – ricorda il sindaco Luca Lunardini – e con gli esperti si è parlato approfonditamente di una soluzione per evitare la vendita all’asta degli stabilimenti balneari. Una soluzione che passa attraverso la legge 106 del 2011, istitutiva del ‘Distretto turistico’, che adesso appunto sta diventando realtà”.

 Infatti il rappresentante della Rete delle imprese balneari di Viareggio, Carlo Monti, ha scritto alla Presidenza della Regione Toscana e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per informarli dell’avvenuta costituzione del Distretto, come ‘naturale prosecuzione del cammino già intrapreso con la stipula del contratto di rete’. La prima comunicazione è stata inviata agli enti di riferimento nel dicembre scorso. Adesso, trascorsi i termini di legge, il Distretto – che coincide con il territorio di Viareggio – è diventato realtà. La denominazione ufficiale è “Distretto turistico Città balneare di Viareggio’.

 Il sindaco ha registrato con soddisfazione il raggiungimento di questa tappa organizzativa: “Dopo la recente presa di posizione dell’Anci nazionale, schierata a difesa del tradizionale comparto turistico-balneare italiano, si è arrivati adesso alla nascita formale del Distretto turistico. La partita sulla Bolkestein è dunque decisamente aperta, e si intravede più di una possibilità di successo da parte dell’ampio fronte contrario alle aste. Quella delle aste è una eventualità, ne siamo certi – conclude Lunardini – che provocherebbe più danni che vantaggi al sistema Viareggio, dove il settore balneare rappresenta, con la cantieristica e la floricoltura, una delle eccellenze da tutelare”.

 Oggi (30 aprile) a Camaiore, sullo stesso argomento, è in discussione un ordine del giorno dell’Udc in consiglio comunale.

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