VIAREGGIO. Un archivio interamente robotizzato capace di contenere 25 chilometri lineari di cartelle cliniche provenienti dalle Asl di Massa, Lucca, Pisa, Livorno, Viareggio, oltre che dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa. E’ il progetto dell’Estav Nord Ovest <http://www.estav-nordovest.toscana.it/> , che a regime, nel 2013, sarà in grado di digitalizzare e
microfilmare tutte le cartelle cliniche delle Asl toscane nella nuova struttura di mille metri quadrati, interamente robotizzata, inaugurata oggi dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia a Ospedaletto (Pisa), assieme al direttore dell’Estav Nord Ovest Brunero Baldacchini.

“Si tratta di un progetto ambizioso, in grado di modificare radicalmente le abitudini delle aziende sanitarie e dei cittadini in tema di documentazione sanitaria – ha detto l’assessore Scaramuccia – Con questa iniziativa avremo un forte abbattimento dei costi gestione, anche di quelli indiretti, collegati ad una
conservazione spesso qualitativamente carente. Da oggi invece i medici potranno consultare la documentazione al computer mentre i pazienti, grazie all’introduzione della firma digitale, non dovranno più ricorrere alla tradizionale richiesta di fotocopia cartacea presso la struttura sanitaria di degenza, non dovranno più spostarsi, perdere tempo in code e attese che oggi raggiungono anche i 30 giorni”.

Uno dei vantaggi di questo “Archivio robotizzato” è quindi l’abbattimento dei costi di gestione a carico delle aziende sanitarie per spazi, personale, fotocopiatura ed esternalizzazioni del servizio di fruizione delle cartelle cliniche. Per quanto riguarda l’Estav Nord Ovest, il risparmio è di un milione e mezzo di euro. Si prevede che quando il sistema sarà a regime in tutta la
regione, il risparmio potrà essere intorno ai 5 milioni. Nel pieno rispetto della normativa in materia di conservazione sostitutiva, l’Estav Nord Ovest provvederà da subito a stilare un cronoprogramma di immissione delle cartelle cliniche partendo dalle aziende sanitarie che compongono l’area vasta, ma avviando dal 2013 anche l’immissione delle altre aree vaste secondo modalità che saranno concordate con la Regione Toscana. La stessa Regione Toscana, per favorire e accelerare questo processo, ha finanziato il progetto
con un contributo straordinario, al fine di coprire turni giornalieri di lavoro
sull’arco delle 12/14 ore.

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