LUCCA. Con voto unanime il consiglio provinciale ha approvato ieri (giovedì 10 maggio) la mozione presentata dalla consigliera Isaliana Lazzerini (Federazione della Sinistra) che riguardava l’intitolazione di una strada o di un edificio lucchese a Placido Rizzotto, il sindacalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1948, e l’impegno per l’approvazione della legge nazionale sulla “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

Al termine di un dibattito molto partecipato da parte di tutti i presenti, il consiglio si è impegnato a sostenere entrambe le richieste, riconosciute significative per la lotta alla mafia e alla cultura mafiosa.

Placido Rizzotto, appena 33enne, fu ucciso perchè aveva osato mettere in discussione il controllo delle terre e lo sfruttamento dei braccianti da parte di Cosa Nostra. I mafiosi ne occultarono il cadavere ma la sua memoria non fu mai cancellata e la sua testimonianza è diventata patrimonio per moltissimi italiani.

Nel settembre 2009 i resti di Rizzotto sono stati ritrovati in una delle foibe di Rocca Busambra e finalmente, dopo 64 anni, il sindacalista avrà finalmente una degna sepoltura.

La sua vicenda negli anni è divenuta un vero e proprio simbolo, un esempio che ha contribuito ad avviare l’Italia verso una coscienza civica che ha voluto spezzare il clima di omertà.

In questa ottica diventa importante anche che lo Stato italiano accolga la proposta che arriva da Don Ciotti e dall’associazione “Libera” che richiedono l’istituzione ufficiale della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Dal 1996 ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, si celebra questa Giornata in cui le famiglie delle vittime di mafia ribadiscono la loro ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.

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ultimo aggiornamento: 11-05-2012


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