(foto Pomella)
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 CAMAIORE. “Matteucci mi querela? Serve altro per intimidirmi. Comunque ben venga la magistratura, braccia spalancate e porte aperte: magari in un’aula di tribunale con un Giudice togato sarà l’occasione per chiarire molti aspetti”. Lo scrive Sandro Frugoni, Fli, all’indomani della risposta del candidato sindaco di centrodestra Alberto Matteucci che minaccia querele nei confronti dell’ex consigliere comunale.

“Quanto a FLI – aggiunge – abbiamo già ammesso la sconfitta elettorale, ma la democrazia non mette il bavaglio nemmeno agli sconfitti, anzi, rimango convinto che il progetto politico di Fini resti in piedi con tutto il suo valore. Per ora è stata dichiarata la chiusura del Pdl dall’uomo del fondotinta e del mascara for man. Per sfortuna di Matteucci, noi non chiudiamo, anche perché ci confortano le ultime due adesioni di due candidati nelle liste dell’Udc che hanno aderito al nostro progetto per il ballottaggio, consapevoli che l’unica cosa che possiamo dare è una borraccia d’acqua per la traversata del deserto”.

 “Viva il coraggio – conclude Frugoni – e se dobbiamo morire, meglio morire in piedi. Certo, quando il giorno dopo il primo turno, “l’incaricato” di Matteucci ha telefonato al nostro candidato Riccardo Micheli (documentabile) offrendo apparentamento e posti, non eravamo considerati così morti e fallimentari, e non facevamo nemmeno tanto schifo. Ringrazio Micheli per la serietà dimostrata, rimandando al mittente le offerte. Un grande gesto di dignità nella nostra sconfitta di cui tutti siamo responsabili”.

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