VIAREGGIO. La stagione estiva sta per entrare nel vivo e gli uomini della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, AUSL 12 e 118 di Viareggio mantengono alto il livello di attenzione e preparazione professionale testando le procedure operative previste in caso di emergenza sanitaria in mare.

Per questo motivo, alle prime ore di questa mattina, nelle acque prospicienti il porto viareggino è scattata una esercitazione aeronavale congiunta che ha visto l’intervento di un elicottero della Guardia Costiera di Saguarcost Sarzana e della motovedetta CP 813 di Viareggio.

Alla sala operativa della Guardia Costiera viareggina è arrivata la chiamata, via radio, da parte di una imbarcazione che segnalava la presenza di un uomo colto da malore e caduto in mare.

Le informazioni acquisite dalla Guardia Costiera sono state rilanciate alla centrale operativa del 118: in pochi minuti un’auto medica è giunta in porto dove, ad attendere, c’era la motovedetta CP 813 con i motori già caldi. Imbarco immediato del personale sanitario e a tutta forza verso il punto indicato.

Nel frattempo anche l’elicottero giungeva sul posto e, dopo avere verificato la direzione e la forza del vento con l’ausilio di un fumogeno, provvedeva a calare in acqua gli aereo soccorritori per facilitare le operazioni di recupero e permettere le prime indispensabili cure al malcapitato da parte del personale sanitario.

Tutto si è svolto secondo le procedure e le tempistiche previste con piena soddisfazione degli attori – Capitaneria di Porto, 118 e AUSL 12 – che nel luglio 2011 hanno stipulato l’importantissimo protocollo per la gestione delle emergenze sanitarie in mare.

Al rientro in porto, come spesso accade, l’esercitazione si è trasformata in attività reale anche se per altro tipo di problematica: all’altezza dei Bagni “Teresa” infatti, è stato segnalato un presunto inquinamento in mare. La motovedetta CP 813 è stata immediatamente dirottata sul posto, dove, per fortuna, ha riscontrato solo la presenza di materiali naturali, prevalentemente vegetali, non inquinanti, probabilmente trasportati dai fiumi.

Nel momento in cui le nostre spiagge cominciano ad affollarsi, la vigilanza dell’Autorità Marittima, in collaborazione con le altre Istituzioni preposte, si fa piu’ intensa e si estende al delicato ecosistema del lago di Massaciuccoli ed ai canali e specchi acquei che si riversano in mare.

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