CAMAIORE. Anche Andrea Da Prato (Udc) interviene sugli attacchi verso i presunti “traditori” di Alberto Matteucci in campagna elettorale, come del resto ha fatto Fabrizio Pellegrini (FLI).

“Sono indignato ed offeso – scrive Da Prato – dalle menzogne riportate, in particolare non so chi è che parla, nello specifico se il Pdl e chi per voce del PDL, che accusa indistitamente chi è uscito dal partito per entrare in un’altro partito della coalizione del centrodestra, nello specifico l’Udc, come il sottoscritto, che avrebbero remato contro in maniera scientifica per far perdere Alberto Matteucci”.

“Tali illazioni – scrive Da Prato – sono irriguardose: non solo offendono la mia onestà nel fare politica, ma anche gli amici che mi hanno aiutato in questa tornata elettorale, anzi invito questi personaggi a fare nomi ed a portare fatti per dimostrare quanto da loro asserito in maniera generalizzata a riguardo dei famosi voti disgiunti. La questione non mi riguarda, in quanto il sottoscritto ha fatto una campagna elettorale pura, e senza giochi strani e premetto di non aver mai partecipato ad eventuali ‘golpe politici’ per far fuori dalla scena politicamente qualcuno”.

“Devo però precisare che un pò di difficoltà l’ho trovata quando qualche mio elettore di centrodestra mi ha detto che  avrebbe votato me, ma non il candidato. A quel punto una persona che fa politica, se vede che dall’altra parte c’è un muro, per non perdere la preferenza lascia libero l’elettore di scegliere il sindaco che più lo aggrada. Differente è se un candidato consigliere del centrodestra invita a votare il candidato sindaco del centrosinistra: personalmente non farei mai una cosa del genere, andrebbe contro tutti i miei principi morali e politici”.
“So che non fa piacere dire queste cose – aggiunge l’esponente Udc – ma il voto disgiunto è un indice di gradimento anche del candidato, o a favore o a sfavore, come è stato riscontrato in tutta la coalizione di centrodestra. È una dimostrazione tangiva, ed i numerosi voti disgiunti li ho notati in tutta la compagine del centrodestra, Pdl  in primis: basti vedere attraverso i propri rappresentanti di lista e l’ufficio elettorale il numero preciso totale dei voti disgiunti lista per lista e zona per zona. Di fronte ai numeri qualcuno si renderà conto e valuterà in maniera più significativa e non superficiale il risultato delle urne”.
“Probabilmente questa tattica nel fare politica- dice Da Prato – è un modo che personalmente non mi piace.  Mi ricordo che durante la campagna elettorale qualcuno diceva che si vinceva al primo turno in tutte le sedi, ma io non so quali campane sentivano per esprimere ciò: girando per il territorio sapevo che non era così, bisogna essere realisti. Certo sarebbe stato una bella previsione, ma priva di ogni fondamento per chi girava sul territorio”.
“Probabilmente questi attacchi sono strumentali in quanto, una sconfitta per circa 3000 voti di differenza è una vera batosta elettorale, che non pensavo potesse avvenire ma in cuor mio pensavo di una vittoria al fotofinish da parte nostra, e non penso che un windaco che ha preso 186 preferenze, un ex consigliere che ha preso 144 prefernze, ed un’altro ex consigliere che ha preso 99 preferenze possono aver determinato una sconfitta del centrodestra, come vuol far credere qualcuno. Concludo facendo un invito, prima di fare prima i processi in casa altrui, guardate in casa vostra. Dopo di che anche faccia a faccia potremmo parlare per chiarire eventuali dubbi o posizioni, se qualcuno vorrà, altrimenti ognuno resterà delle proprie idee”.

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ultimo aggiornamento: 01-06-2012


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