CAMAIORE. “Ho ascoltato l’intervento di Alberto Matteucci durante la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale. Premesso che le sue affermazione sulla mia persona sono già oggetto di querela, il contenuto del discorso di Matteucci l’ho trovato patetico, una litania di un uomo che aveva montato le scale del Comune con spavalderia e si è ritrovato sconfitto, rinchiuso nella sua psicosi napoleonica di essere stato tradito, non rendendosi conto che l’unico responsabile della distruzione del centrodestra a Camaiore si chiama Alberto Matteucci”.
Lo scrive Fabrizio Pellegrini di Fli, tirato in ballo nel primo discorso pubblico di Alberto Matteucci in consiglio comunale. “Tutti se ne rendono conto – aggiunge Pellegrini – solo gli ultimi giapponesi che gli sono intorno, come nella ‘giungla di Guadalcanal’ non se ne rendono conto. Quando perderanno tutte le prebende, per la catastrofe che hanno creato, rimarrà un uomo solo che si ritirerà in disordine dalle scale del Comune che con tanta spavalderia aveva salito, oppure finiranno insieme in un virtuale tunnel, una sorta di deriva libica”.
“Caro Matteucci, dimettiti da ogni incarico politico e da revisore. Te lo chiede la città e la dignità che dovrebbe avere chi sa di avere perso, ma sarebbe chiedere troppo, Matteucci non è tipo da rinunciare a nulla. Certo quando dovevo alzare la mano in Consiglio Comunale aveva il palato meno fino e non guardava con quale partito era. Ma questa è storia passata, come Matteucci appartiene al passato, e vittima del presente che inesorabilmente l’ha travolto. I giusti, per paragrafare il vangelo non fanno questa fine”.
