IL LAVORO SILENZIOSO DEI TIFOSI DEL CGC, TRA COREOGRAFIE SCENOGRAFICHE E AUTOFINANZIAMENTO

(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

VIAREGGIO. Se non ci fossero loro, i tifosi, probabilmente il Cgc in casa non avrebbe vinto così tante partite. Non si finisce mai di rimarcare, infatti, come il sostegno del sesto uomo – che poi sono 1500 persone (in media) – sia fondamentale per trascinare la squadra al successo, anche quando sembra dannatamente difficile.

Basta ripensare, senza tornare troppo indietro con la memoria, alle gare play-off con l’Alimac Forte dei Marmi, o quella di sabato contro il Valdagno. Lo stesso presidente Palagi, al termine della gara 2 scudetto vinta 8-7 sul Valdagno, aveva affermato che nella ‘torçida’ del PalaBarsacchi è dura per qualsiasi squadra.

Ma l’impegno che gli ultras ci mettono non è soltanto quello di cantare e urlare a squarcia gola durante la partita, bensì quello di preparare coreografie – dedicandosi anche e soprattutto alla parte grafica – da esporre come un orgoglio al “PalaBarsacchi”, specie a quei tifosi che loro definiscono “occasionali” e che probabilmente non riescono a comprendere sino in fondo l’impegno che questi ragazzi ci mettono.

E tutto a spese loro: in pratica vige l’autofinanziamento, sia per gli striscioni che per tutte le altre attività.

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