VIAREGGIO. Sono riprese stamani alle 7, dopo che si erano concluse ieri notte alle due, le ricerche dei due ragazzi che stando alla testimonianza di un gruppo di studenti tedeschi in gita a Viareggio e dei loro insegnanti avrebbero visto entrare in acqua di fronte piazza Mazzini ieri sera intorno alle 21,30.
Le ricerche dei mezzi della Capitaneria di Porto di Viareggio sia a terra che in mare con le motovedette e con l’ausilio di un elicottero arrivato dalla base di Luni-Sarzana hanno dato per il momento esito negativo.
Sul posto ieri notte è giunto anche il comandate della Capitaneria di porto di Viareggio, Pasquale Vitiello a coordinare le operazioni delle ricerche.
Stamani dal comando generale di Roma hanno voluto che fosse impiegato l’elicottero oltre i mezzi in mare e il personale a terra che dal confine con Lido di Camaiore fino al molo di Viareggio hanno iniziato nuove ricerche. La polizia che ha setacciato gli alberghi del lungomare per verificare se c’erano dei clienti assenti nella nottata non hanno avuto riscontri che mancasse qualcuno, come pure non ci sono denunce neppure dai carabinieri.
La speranza è che magari i due che sono stati visto in acqua e per lo più vestiti possano essere usciti senza che nessuno se ne fosse accorto, ed essere tranquillamente a casa. Adesso i militari e le forze dell’ordine confidano però nel riscontro dei mezzi di informazione che hanno dato alla notizia per verificare se qualcuno si farà vivo per dare qualche ulteriore spiegazione a quello che per adesso rimane un vero giallo.
Il comandate Pasquale Vitiello ha detto; “Noi proseguamo le ricerche perché la segnalazione è arrivata, cercheremo di riparlare anche con gli studenti tedeschi e gli insegnanti per capire altri particolari, stamani sono in gita, lo faremo nel pomeriggio, augurandoci che ci siano altri particolari importanti. Quello che mi preme aggiungere è che occorre prudenza con il mare ed invece anche in quel caso non c’è stata come nell’episodio del giorno prima in cui un architetto straniero ha fatto il bagno alle sei la mattina annegando”.
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