PIETRASANTA. Il consiglio comunale ha approvato, con i voti favorevoli della maggioranza e del consigliere Marchi, la variazione n° 1 al piano per le alienazioni e valorizzazioni del patrimonio comunale che contiene la variante urbanistica relativa a sette immobili (terreni ed edifici) di proprietà comunale. Si sono astenuti Alessandrini e Marchetti, hanno espresso voto contrario i gruppi UDC e PDL.

La vendita di questi beni comunali è uno degli strumenti che l’amministrazione comunale ha messo in campo per coprire il disavanzo registratosi negli anni 2010 e 2011 a causa dei 10 milioni di euro di residui attivi non esigibili lasciati dalla precedente amministrazione.

L’adozione della variante, che rende gli immobili più “appetibili” sul mercato, è il terzo passo necessario, dopo che provincia e regione hanno dato il loro assenso al piano. All’atto del consiglio seguirà la pubblicazione e la fase di osservazioni da parte dei cittadini (durata un mese), dopodiché si potrà procedere alla vendita tramite bandi pubblici. Nel frattempo l’amministrazione sta procedendo alla perizia di stima dei beni, che stabilirà la base d’asta delle vendite.

L’assessore Rossano Forassiepi si è dichiarato soddisfatto dell’esito della votazione, e soprattutto del pieno rispetto dei tempi previsti per l’iter della vendita, che finora sono stati pienamente rispettati grazie all’ottimo lavoro degli uffici comunali. L’assessore conta di poter arrivare alla pubblicazione dei bandi di gara entro la fine dell’estate.

I beni di cui si riconosce il carattere strategico al fine delle iniziative di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico sono sette, per un valore complessivo intorno ai 6-7 milioni di euro In particolare questi beni prenderanno le seguenti destinazioni:

Unità immobiliare Jamaica Pub – destinazione di vicinato. È prevista anche l’ammissione della destinazione d’uso per attività direzionali, artigianali di servizio, attrezzature pubbliche e di uso pubblico e per servizi. Si consente il frazionamento in più unità immobiliari fino ad un massimo di tre, purché (in caso di attività commerciali) la superficie di vendita di ciascuna unità non sia superiore a 250 metri quadri.

Unità immobiliare “Amici miei” – destinazione di vicinato. È prevista anche l’ammissione della destinazione d’uso per attività direzionali, artigianali di servizio, attrezzature pubbliche e di uso pubblico e per servizi. Si consente il frazionamento in più unità immobiliari fino ad un massimo di tre, purché (in caso di attività commerciali) la superficie di vendita di ciascuna unità non sia superiore a 250 metri quadri.

Ex scuola in località Carraietta – destinazione residenziale. Si propone il recupero della superficie utile lorda e della volumetria esistente ed il frazionamento in più unità immobiliari residenziali fino ad un massimo di quattro, purché la superficie utile netta massima di ciascuna unità non sia inferiore a 65 metri quadri.

Immobile ‘Ex casermetta della Guardia di Finanza’ – destinazione d’uso che consenta l’insediamento di attività commerciali di vicinato, direzionali, artigianali di servizio, attrezzature pubbliche e di uso pubblico, per servizi e della funzione residenziale. Si propone di poter consentire il recupero della superficie utile lorda e della volumetria esistente consentendo inoltre il frazionamento in più unità immobiliari.

Appartamento in piazza della Repubblica – destinazione d’uso che consenta anche la destinazione residenziale. Si propone di poter consentire il recupero della superficie utile lorda e della volumetria esistente consentendo il cambio di destinazione d’uso ai fini residenziali, direzionali, e di servizio ed il frazionamento in più unità immobiliari.

Lotto di terreno edificabile n° 6, comparto urbanistico n°78. La proposta di variante allo strumento urbanistico comunale consiste nella modifica della tipologia ad oggi prevista, nello specifico: da monofamiliare a bifamiliare. Si propone pertanto di poter consentire il frazionamento in due unità immobiliari.

Lotto di terreno edificabile, comparto urbanistico n°62 (via Bernini). Si propone di poter consentire oltre che la destinazione d’uso attuale a commerciale anche la destinazione direzionale, artigianale di servizio, attrezzature pubbliche e di uso pubblico e per servizi ed il frazionamento in più unità immobiliari fino ad un massimo di tre, purché (in caso di attività commerciali) la superficie di vendita di ciascuna unità sia non superiore a 250 metri quadrati.

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