Foto Andrea Zani
Foto Andrea Zani

VIAREGGIO. È terminato con un’ora di ritardo rispetto al programma il Toscana Pride di Viareggio, seguito da molti turisti lungo il suo tragitto dalla stazione ferroviaria fino a Piazza Puccini di fronte all’hotel Principe di Piemonte.

Il momento più atteso e commovente per il mondo gay e lesbo sono stati i dieci matrimoni simbolici celebrati dall’assessore al Turismo della Regione Toscana, Cristina Scaletti. Otto coppie di donne e due di uomini hanno provato questa grande emozione con le  lacrime a bagnare i volti dei protagonisti. Commossa è stata la stessa Scaletti che la letto prima di “celebrare” il rito gli articoli del codice civile 3-29-30 e l’articolo 4 dello statuto della regione Toscana. La prima coppia ad essere unita in matrimonio era formata da due ragazze Deniise e Giulia di Genova, che hanno pronunciato il loro “sì lo vogliamo” quando la Scaletti ha chiesto se volevano unirsi in matrimonio.

Un altro momento che ha riscosso consensi da parte della numerosa platea è stato quando la “madrina” della manifestazione Vladimir Luxuria ha inneggiato al presidente degli Stati Uniti, Barrak Obama. “Le promesse lui le ha mantenute – ha detto – perché ha effettuato la riforma sanitaria, e sono certa che in America i matrimoni tra gay diventeranno legge federale. Anche in Francia , il neo presidente Hollande nel 2013 ha promesso che regolarizzerà le unioni. Solo da noi mi chiedo cosa aspetti il Governo Italiano a prendere concretamente in esame questo problema e risolverlo una buona volta per tutte”.

Applaudito l’intervento del sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, che ha fatto un richiamo al rispetto dei diritti e della dignità e che “non ci sono diritti di serie A e di serie B”. Il presidente della Fondazione Carnevale, Alessandro Santini, ha invece posto l’attenzione sull’assenza di sindaci della Versilia e della provincia di Lucca.

Tra le note polemiche, qualcuno ha voluto far notare che è stata una festa commerciale, per la presenza sui carri musicali di alcuni striscioni pubblicitari per alcuni dei locali che comunque avrebbero contribuito all’organizzazione dell’evento. Inoltre una bottiglia d’acqua venduta dagli organizzatori lungo il percorso costava 2 euro, ed anche questo a qualcuno dei partecipanti all’evento non è piaciuto. La presenza di tanti giovani e non a Viareggio per questa iniziativa è stata un’opportunità di lavoro però anche per diversi esercizi commerciali: dopo la manifestazione, prima di terminare la festa a Torre del Lago, diversi partecipanti hanno cenato nei locali viareggini. Insomma, anche se tutti non sono stati d’accordo, questo evento alla fine qualcosa a Viareggio ha comunque portato, in termini economici.

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ultimo aggiornamento: 08-07-2012


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