CAMAIORE. Si costituisce e nasce anche il comitato di Casoli, per scongiurare le chiusura dei piccoli uffici postali delle colline.

Giovedì 19 luglio c’è stata infatti una partecipata riunione, a cui hanno preso parte diversi cittadini di Casoli (ma anche di Metato e Greppolungo), alcuni rappresentanti del comitato di Valpromaro e, per l’amministrazione, l’assessore Carlo Alberto Carrai.

Tra i presenti anche Marco Mecchi, ex consigliere comunale del Pd. “I cittadini di questi paesi – spiega – non possono accettare passivamente la chiusura dell’ufficio postale di Casoli. Qui abitano molti anziani, che avrebbero serie difficoltà a spostarsi per raggiungere l’ufficio postale più vicino, che sarebbe quello di Camaiore. Non ci sono abbastanza mezzi pubblici, non è una situazione tollerabile”.

Per questo alla protesta (e alla raccolta firme per la petizione) dei residenti di Valpromaro, Gualdo, Montigiano e delle Sei Miglia si aggiungono oggi anche i residenti di Casoli. Tutti contro Poste Italiane, per chiedere che i servizi minimi siano garantiti.

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