CAMAIORE. Al via la raccolta firme per scongiurare la chiusura degli uffici postali di Valpromaro e Pitoro.

Inizia la mobilitazione che vede protestare, assieme, sindacati (Cgil e Uil), comitati di frazione, comitati di paese e tanti singoli cittadini. Lunedì sera si sono riuniti, in piazza a Valpromaro, per discutere sul da farsi.

I cittadini delle colline di Massarosa e Camaiore – che rischiano di veder chiudere i due uffici postali più vicini e dover ricorrere a quello di San Martino in Freddata, avvieranno una raccolta firme. “I paesi si stanno mobilitando – avvisa il presidente del comitato di Valpromaro, Iacopo Menchetti – e non staremo a guardare mentre ci tolgono i servizi. Abbiamo già contattato anche la Federazione dei Consumatori”.

I cittadini quindi passeranno strada per strada per raccogliere firme in una petizione di protesta da mandare a Poste Italiane. All’assemblea c’era anhce Gerardo Santini, consigliere comunale di Sel a Camaiore.

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Ecco il testo della petizione:

NO

alla CHIUSURA

dell’ UFFICIO POSTALE DI VALPROMARO

 

La chiusura dell’ufficio postale di Valpromaro, deve essere assolutamente evitata in quanto rappresenterebbe un grave danno sociale ed economico per tutta la zona delle Seimiglia e dell’alta Valfreddana.

Una comunità numerosa, già disagiata per quanto riguarda alcune necessità, verrebbe privata di un servizio pressoché essenziale creando forti disagi in particolare per la popolazione anziana.

In questi anni le amministrazioni di Poste Italiane hanno obiettivamente trascurato i servizi postali nella zona delle Seimiglia e ora, sulla scorta di considerazioni soltanto economiche minacciano addirittura la chiusura dell’ufficio. Riteniamo che ci si debba opporre a questo tipo di logiche basate soltanto su calcoli di convenienza economica, facendo prevalere le motivazioni di utilità pubblica e di servizi rivolti alla collettività.

La presente petizione rappresenta quindi uno dei mezzi con i quali la popolazione delle Seimiglia intende manifestare il proprio assoluto dissenso verso la chiusura dell’ufficio postale, provvedimento inaccettabile e incomprensibile, sottolineando come i servizi postali dovrebbero essere invece maggiormente curati e potenziati.

 

Il Comitato paesano di Val promaro e i paesi delle Seimiglia

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