VIAREGGIO. Il protocollo operativo per il soccorso sanitario in mare, da pochi giorni, ha compiuto il suo primo anno di vita.
Era infatti il 20 luglio dello scorso anno quando la Capitaneria di Porto di Viareggio e l’ASL firmavano il protocollo che detta le procedure operative per prestare soccorso sanitario anche in mezzo al mare.
E questa mattina, ancora una volta, l’accordo che sancisce la sinergia tra la Guardia Costiera e il 118 si è dimostrato utile ed efficace.
Erano infatti le dieci di questa mattina quando una persona chiamava il 118 dicendo di trovarsi a bordo di un’imbarcazione da diporto ormeggiata nel porto di Viareggio e di non sentirsi bene.
Immediatamente si accendevano i motori della motovedetta CP 813, mentre un’ambulanza raggiungeva la banchina della Capitaneria di Porto di Viareggio a sirene spiegate.
Imbarco del personale sanitario sulla motovedetta ed in pochi minuti marinai e sanitari erano a fianco dell’unità ormeggiata in banchina Sandorino.
Qui si trovava un sessantenne di Prato in stato di semi incoscienza.
I militari della Guardia Costiera con i sanitari, una volta saliti a bordo dell’unità, disponevano il malcapitato sulla barella spinale in dotazione all’unità per poi trasbordarlo sulla CP 813.
Una volta a bordo, la motovedetta faceva rotta verso l’ormeggio dove ad aspettare era rimasta l’autoambulanza.
Anche qui, in pochi minuti, la persona veniva sbarcata e messa sull’ambulanza che a tutta velocità raggiungeva l’ospedale Versilia.
Tutta l’operazione si svolgeva in poche decine di minuti a testimonianza dell’efficienza delle procedure standardizzate che Guardia Costiera di Viareggio e 118 si sono dati per portare soccorso a quanti si dovessero sentire male in mare e sulle barche.
Ancora una volta si ricorda che componendo il numero 1530 o il 118 si possono attivare le motovedette della Guardia Costiera che si mettono in moto con medici ed infermieri.
