VIAREGGIO. “L’amministrazione comunale peggiore della storia di Viareggio finalmente è uscita di scena.” Questo il commento, decisamente poco equivocabile, del circolo viareggino di Sinistra Ecologia e Libertà sul commissariamento del Comune in seguito alle dimissioni di 16 consiglieri comunali che, a loro volta, avevano fatto seguito a quelle del sindaco Luca Lunardini.

“Il sindaco, a distanza di pochi mesi dalle precedenti dimissioni e di fronte alla bocciatura di un provvedimento di capitale importanza come il Regolamento Urbanistico, non poteva trovare scappatoie: il governo delle destre a Viareggio è finito.

“Ci sembra significativo che questa giunta sia caduta proprio sul disegno generale per il futuro assetto di Viareggio, quasi una nemesi per chi ha governato senza alcuna progettualità e senza competenza. Ora il banco di prova della nuova amministrazione sarà proprio quello di un progetto di città da rivedere completamente secondo i fondamentali criteri dell’interesse collettivo e della salvaguardia dell’ambiente, del ripristino della qualità urbana, della valorizzazione e del rispetto delle nostre risorse straordinarie.

“Liberati dall’ingombro di un Piano Urbanistico privo di qualsiasi armonia e di un’amministrazione che ha fatto danni gravi alla città, possiamo oggi dire che se si è arrivati a questo punto è stato meglio giungere rapidamente alla fine di questa triste storia e affidarsi per pochi mesi ad un commissario, che non necessariamente provocherà ulteriori danni e che comunque dovrà sentire la città, e andare alle prossime elezioni ricercando da subito le soluzioni per i problemi gravi che restano aperti.

“Noi lavoriamo per un nuovo governo di centrosinistra che si formi attraverso una grande stagione di democrazia, che coinvolga subito soggetti politici, associativi, categorie, comitati e singole persone in un programma condiviso e realistico che si proponga di far rinascere questa città.

“Bisogna suscitare le migliori intelligenze, le energie più forti, fare in modo che la cosa pubblica sia davvero di tutti e di tutte. Il nostro candidato o la nostra candidata sarà la persona che meglio incarnerà il progetto di uscita a sinistra dalla crisi in cui si trova Viareggio.

“Sarà necessario il risveglio di una grande passione civile e di un grande amore per questa città,un rinnovamento profondo di metodi, di persone e di proposte. Da questo processo dovranno scaturire le più adatte candidature a sindaco, non dalle ambizioni di alcuni, ma dal desiderio di molti di impegnarsi a favore della città. Sarebbe bene che si smettesse con un toto sindaco prematuro e virtuale e si ricercassero davvero dentro, ma anche fuori dai partiti, persone capaci e propositive per confrontare idee e soluzioni, fuori dalle logiche di potere e dai conflitti personali.

“Facciamo di questi mesi che ci separano dal voto, mentre il commissario svolgerà i suoi compiti, l’occasione per una riflessione collettiva che affronti il presente e il futuro della città facendo tesoro di tutti gli errori fin qui fatti.”

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