VIAREGGIO. Resta purtroppo critica la situazione della grave moria di pesci che ha colpito lunedì la zona della Migliarina a Viareggio.

 Nove quintali di pesci morti sono stati rimossi dagli operai del Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli. Quasi tutti muggini, qualche carpa e persici sole che si sono radunati in massa nella vasca di raccolta dell’impianto idrovoro, sperando di trovare condizioni migliori dove l’altezza dell’acqua è più profonda rispetto a quella dei canali vicini. Invece probabilmente la massiccia presenza di fauna ittica ha determinato il calo brusco e irreversibile dell’ossigeno disciolto in acqua e di conseguenza la moria, in una zona dove la situazione era già in parte compromessa.

E così non è restato che attendere che tutti i pesci risalissero a galla per poi rimuoverli, secondo le procedure di smaltimento previste per questi casi. Stamani (21 agosto) la situazione non accenna a migliorare. Dai campionamenti effettuati alle 9 dal Biologo del Consorzio Paolo Ercolini, risulta che il livello dell’ossigeno è prossimo allo zero (0,29 mg/l) con una temperatura di 28,7° e un grado di salinità di 3350 mS, praticamente la salinità delle acque salmastre. Così come ha affermato anche l’Arpat della Toscana.

“La situazione è ancora grave e non ci sono azioni da poter mettere in campo purtroppo – spiega il Commissario del Consorzio Fortunato Angelini – se non quella di immettere acqua fresca, cosa che stiamo cercando di fare con gli irrigatori accesi ininterrottamente da ieri mattina”

 Sul posto sono intervenute anche le guardie Provinciali che hanno prelevato esemplari di pesce poi inviato all’Istituto zooprofilattico e l’Arpat che ha eseguito campioni sull’acqua.

 Ma ciò che è più grave è che analoghe condizioni sono registrate su tutto il comprensorio di bonifica gestito dal Consorzio. L’assenza di pioggia (l’ultima precipitazione risale al 11 giugno) e la persistente calura determinano una condizione difficile per la qualità dei liquidi dei canali interni, dove le acque sono per natura stagnanti.

“A breve convocheremo una riunione tecnica con gli Assessori all’ambiente di tutto il comprensorio – conclude Angelini – per decidere se è possibile studiare azioni da mettere in campo al verificarsi di situazioni come queste”.

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ultimo aggiornamento: 21-08-2012


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