VIAREGGIO. Ballare nei locali è vietato, ma il tema di quale futuro per l’intrattenimento delle due Marine è ancora al palo. Questa è la nota di Confesercenti Versilia a margine della multa comminata al locale Corsaro Rosso sulla Marina di Levante.

“L’ennesimo provvedimento nei confronti di un locale delle Marine, al quale va in ogni caso la nostra solidarietà, rappresenta l’ennesimo tassello di una vicenda che le Istituzioni tutte devono affrontare insieme per delineare futuro e prospettive dell’intrattenimento sulle Marine di Darsena e Torre del Lago”, commenta Esmeralda Giampaoli, presidente Fiepet Confesercenti.

“Da ormai un anno e mezzo Confesercenti e le associazioni di zona stanno conducendo un confronto serrato con la Istituzioni responsabili: Regione, Parco, Comune e più recentemente, seppur con un ruolo diverso, anche con Prefettura e organi di controllo, al fine di chiedere una strategia nuova per questo territorio.

“Se non troviamo una strada nuova con regole certe, ma anche con opportunità per fare musica, aggregazione e intrattenimento un grande polo economico e turistico rischia di essere stritolato dalla burocrazia con conseguenze occupazionali e di sviluppo su tutto l’indotto, come la stagione 2012 ha già dimostrato almeno sul versante torrelaghese.”

“Non è certo il merito dei singoli provvedimenti, frutto di una molto rigorosa applicazione delle normative, che andiamo a criticare, ma l’assenza di un quadro certo di riferimento e di una volontà chiara nei confronti delle imprese da parte delle Istituzioni competenti”, aggiunge il direttore di Confesercenti Versilia Emanuele Pasquini.

“Ci preme sottolineare che i provvedimenti di chiusura sono solo la manifestazione più evidente un una molteplicità di atti e notifiche che di settimana in settimana, su musica, casse, arredi e quant’altro sono notificati alle imprese di quell’area del territorio, uno stillicidio quotidiano che sta mettendo a dura prova il comparto dell’intrattenimento, per anni sostenuto e agevolato e da diversi mesi oggetto di attenzioni straordinarie.

“Modalità di lavoro autorizzate ieri sono oggi ritenute non più ideonee. Nei prossimi giorni chiederemo nuovamente un tavolo di confronto tra Comune, Parco e Regione per trovare una nuova modalità di operare perchè non possiamo affrontare certamente il 2013 con queste premesse.”

“E un’ultima considerazione la rivolgiamo ai parlamentari del territorio”, concludono Giampaoli e Pasquini. “In un quadro regolatorio in cui il governo Monti si è fatto paladino della liberalizzazioni e della deregulation, dove proliferano eventi e manifestazioni di ogni tipo, dove non si vogliono far esistere orari e autorizzazioni, possibile che i gestori di locali di intrattenimento che stanno dentro un quadro di adempimenti e regole molto forti, siano costretti a rincorrere i clienti per impedirgli di ballare e a volte perfino di muoversi.

“Non c’è forse qualche regola che merita di essere rivista anche in questo settore?”

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