SERAVEZZA. “Il campo rom è stato chiuso? Bene, ma non è ancora il momento per scrivere la parola fine a questa vicenda. La soluzione proposta dal Comune e dai Berretti Bianchi, sebbene non ci trovasse del tutto favorevoli, era ormai l’ultima carta da giocare per cercare di risolvere la situazione e adesso dovrà essere monitorata costantemente la sua efficacia in termini di integrazione, solidarietà e sociale.” Lo scrive Riccardo Maria Cavirani, consigliere comunale del Pdl. “La lentezza e la scarsa attenzione iniziale con cui si sono affrontate le cose, soprattutto da parte dell’amministrazione comunale specie nell’ultimo anno quando la gestione dell’area terminal è passata dalle Ferrovie al Comune, rimane per noi un punto a sfavore dell’attuale maggioranza, anche se comprendiamo tutte le difficoltà umane e burocratiche legate ad un problema che va oltre i confini del nostro comune e che ha dimensioni ben più grandi, di carattere internazionale. “Quello che vogliamo sottolineare è che il campo nomadi non è stato che l’emblema di una situazione ben più complessa, ovvero la scarsa attenzione per il decoro urbano e per la sicurezza in cui versa l’intera piana del comune di Seravezza. “Abbiamo sottolineato più volte l’importanza della videosorveglianza, necessaria anche per evitare il danneggiamento di strutture private e pubbliche da parte di teppisti locali e per contrastare una microcriminalità, italiana e straniera, in forte crescita nei comuni della Versilia Storica. “Ci risulta davvero di scarsa efficacia la convenzione tra le polizie municipali dei Comuni di Seravezza e Stazzema: questa operazione sottrae risorse umane al nostro territorio e a questo punto sarebbe conveniente allargare la collaborazione tra tutti i comuni della Versilia Storica per avere una distribuzione più omogenea delle forze dell’ordine nella piana versiliese ed una conseguente ottimizzazione in termini di costi ed organizzazione.”

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