VIAREGGIO. Stamani l’hanno notato in diverse persone. Il presidente della Fondazione Carnevale Alessandro Santini, assieme all’avvocato Giorgio Paolini, a colloquio a Palazzo delle Musa con Gionata Francesconi, il carrista che occupa l’hangar numero 5 che, da regolamento e da diverse lettere della stessa Fondazione, oggi spetterebbe ai fratelli Umberto e Stefano Cinquini.
Il comunicato stampa ufficiale della Fondazione dice che: “Si è aperta una nuova strada per il Carnevale di Viareggio che non ha più riferimenti politici, ma che sarà partecipata da tutti i consiglieri alla stessa maniera nel superiore interesse di portare a termine l’edizione 2013 che presenta molte criticità, ma che, con l’aiuto di tutti indistintamente, potranno essere superate”. Con queste parole Santini hanno condotto la prima seduta del Consiglio di Indirizzo dopo l’arrivo del Commissario Prefettizio al Comune di Viareggio.
“La riunione si è svolta in un clima costruttivo e positivo – si legge nel comunicato – da parte di tutte le componenti dell’Assemblea, impegnate nella soluzione delle questioni aperte per l’allestimento del Carnevale 2013. Proprio per questo il Consiglio di Indirizzo ha confermato e rafforzato la propria apertura alla Città e alle principali componenti del Carnevale di Viareggio: i costruttori e i rioni, che saranno convocati per studiare le migliori idee per la prossima edizione. Per questa serie di incontri è stato nominato un gruppo di lavoro composto dai consiglieri: Maria Gallo, Sauro Maggini, Roberto Veronesi e dal Presidente Alessandro Santini. Contestualmente saranno nuovamente incontrate le categorie economiche della città per studiare assieme tutte le formule possibili per la migliore e più incisiva promozione dei Corsi Mascherati che inizieranno il 27 gennaio”. Una risposta, forse, anche al mondo dell’indotto che gira attorno al Carnevale che cerca certezze.
“In questo particolare momento per la città – sottolinea il presidente Santini nel comunicato stampa – non esistono, all’interno del Consiglio di Indirizzo, maggioranza e opposizione, non ci devono essere steccati, ma solo la volontà comune di fare un’edizione che celebri degnamente i 140 anni di storia del Carnevale di Viareggio. La città ha bisogno di un messaggio di unità, solidità e credibilità che la Fondazione Carnevale può e deve dare”.