VIAREGGIO. “Indubbiamente la lotta di chi non ha niente da perdere perché ha perso tutto e cioè il posto di lavoro e con esso la possibilità di mantenere la famiglia e la dignità paga nella sua determinazione e la solidarietà, il supporto partecipativo, la presenza fisica dei lavoratori di Sea Ambiente e Sea Risorrse a fianco dei colleghi di Pioppogatto accorciano i tempi e il risultato è perfettamente visibile: Pioppogatto ha riaperto e tutta la Versilia vi conferisce. Ma le umiliazioni non sono finite con la riapertura di Pioppogatto ne con il fatto che il conferimento è a livello versiliese”.

Lo scrive Amando Mancini, della Rsa Cgil di Sea Ambiente.

“L’angoscia continua – aggiunge il sindacalista – con i criteri di assunzione che Ve.Ra decide autonomamente senza concordare i criteri con le Rsa che pure hanno espresso il loro parere chiedendo che si tenesse conto della anzianità, della professionalità e del livello di emergenza esistenziale per cui si privilegiassero coloro che, perdendo il lavoro hanno perso anche la casa e sono stati costretti a dormire sulle panchine. Noi vogliamo che tutti i lavoratori vengano assunti perché c’è il lavoro, c’è l’impianto e ci sono i lavoratori che devono riprendere il loro posto di lavoro. In fondo è “privata” solo gestione ma la proprietà e i soldi sono pubblici e questo le aziende non dovrebbero dimenticarlo sia nel pretendere la tassa e la tariffa di scopo e non lasciare che i Comuni impieghino come vogliono i soldi che sono dovuti alle aziende e poi lamentarsi con i Sindacati perché i Comuni non pagano: è ovvio, che in quel caso, come è successo per Sea Ambiente, i sindacati, nell’interesse primario dei lavoratori e della necessità che abbiano il dovuto, sono costretti a mobilitarsi. Soldi pubblici significa soldi nostri, soldi che i cittadini hanno versato per avere un servizio possibilmente all’altezza dei costi, quindi un buon servizio. E’ necessario allora che cittadini e lavoratori, svolgano una funzione di controllo sull’organizzazione del lavoro, attraverso la puntualità e la qualità del servizio e di supporto al rispetto delle leggi e dei contratti. Al momento ci pare l’unico modo per poter iniziare a ragionare intorno a un progetto per Pioppogatto in funzione del riciclo e del riutilizzo moltiplicando l’occupazione e per far si che i lavoratori rientrino nel piano di Reti Ambiente e nel personale che dovrà essere assunto dall’azienda ce vincerà la gara per l’Ato”.

“Invitiamo pertanto cittadini, associazioni ambientaliste e lavoratori – conclude Amando Mancini – a continuare nell’azione di solidarietà e coalizzarsi e a lottare insieme per un maggiore avere un’unica azienda versiliese, è inutile averne 4 pagate dai cittadini versiliesi e un controllo dal basso al fine di imporre un ciclo virtuoso con la filiera del riciclo e del riutilizzo, di risparmiare, ottenere più occupazione stabile, una migliore organizzazione del lavoro e qualità di servizio”.

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