VIAREGGIO. Aveva deciso di prendersi un anno sabbatico, lontano dagli hangar della Cittadella del Carnevale, proprio nell’anno più importante, quello che sanciva avanzamenti e retrocessioni. Alessandro Servetto, giovane mago della cartapesta, lo aveva fatto sapendo di ottenere d’ufficio l’ultimo posto in graduatoria e, dunque, rischiando la caduta tra le maschere isolate. I verdetti delle giurie lo avevano salvato, ma poi il cda della Fondazione Carnevale aveva deciso di farlo retrocedere. E lui, adesso, non ci sta ed è pronto a impugnare la decisione.

In uno dei momenti più incerti nella storia del Carnevale torna alla ribalta una vicenda dai contorni poco chiari. Tutto nasce nei primi giorni di marzo, nel corso della marcia di avvicinamento alla sfilata di chiusura, quella in cui saranno svelate le classifiche di carri e mascherate. Addetti ai lavori, giornalisti e appassionati annotano su un taccuino i risultati dell’ultimo biennio: conti alla mano, si capisce chi rischia di retrocedere e chi, invece, è già in salvo.

Nelle mascherate di gruppo, però, la posizione di Alessandro Servetto desta qualche perplessità: dal momento che non ha partecipato al concorso, è da considerarsi squalificato? È retrocesso d’ufficio? È da considerarsi in gara? Ci pensa Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale, ad allontanare le nubi: “Il regolamento non prevede che venga estromesso dal concorso”, dice. E dunque Servetto è in gara. Certo, gli verrà assegnato l’ultimo posto. Ma è ancora in gara. E, nel caso di un pessimo piazzamento da parte di altri mascheratisti a rischio retrocessione, potrebbe arrivare una miracolosa salvezza.

La permanenza tra le mascherate di gruppo, seppur di un soffio, arriva: a scendere nelle maschere isolate sono Antonio Mastromarino e Mario Neri. Mastromarino, però, non ci sta. E presenta ricorso, facendo leva proprio sul fatto che Servetto si fosse ritirato dalla competizione.

Il verdetto delle mascherate di gruppo, dunque, diventa sub judice. Poi il cda, spiazzando tutti, adotta una singolare decisione: sia Mastromarino che Servetto sono retrocessi. E quest’ultimo, adesso, non ci sta. “Le classifiche parlano chiaro, a me spetterebbe il posto tra le mascherate di gruppo.

“Ho parlato con il presidente Santini: lui dice che sono retrocesso, perché così ha deciso il cda. D’accordo, ma in base a quale regola?”. Lunedì, frattanto, dovrebbe essere approvato il bando di concorso per l’edizione 2013. Fino ad allora, probabilmente, è improbabile che le richieste di Servetto – che verrà ricevuto a Palazzo delle Muse dal direttore generale Marco Francesconi – vengano soddisfatte.

Il mascheratista, poi, svela i motivi del suo anno sabbatico: “Avevo deciso di staccare, di dedicarmi ad altro. Ho fatto un corso di visual merchandising e sono stato a fiere a Francoforte, Madrid e Valencia.

“Quando vai all’estero e conosci in prima persona certe realtà capisci che a Viareggio c’è tanto provincialismo ma anche tante potenzialità inespresse. Qui, purtroppo, manca la cultura del saper apprezzare ciò che si ha.”

E allora, da cosa nasce il desiderio di tornare a fare le mascherate? “Io qui ci sono nato, sono cresciuto nel mondo del Carnevale ed è dura uscirne così. Su questa vicenda, poi, non voglio darla vinta a nessuno.”

Leggi la replica di Alessandro Santini

(Visitato 69 volte, 1 visite oggi)

SEGNALETICA VIAREGGINA: ATTENZIONE CADUTA CERVI!

GRANAIOLA (PD) SU DECRETO BALDUZZI: “L’ITALIA RISCHIA DI DIVENTARE UNA SALA SLOT DIFFUSA”