VIAREGGIO. Un mucchio di scatoloni davanti ad un hangar della Cittadella del Carnevale. Per la precisione, l’hangar di Gionata Francesconi, costruttore coinvolto nella ormai celebre vicenda dei traslochi che si protrae da quattro mesi. Gli scatoloni sono comparsi misteriosamente alla Cittadella proprio nei giorni in cui si attende la decisione del giudice che ha esaminato il ricorso d’urgenza presentato dalla Fondazione Carnevale per tornare in possesso dell’hangar occupato da Francesconi.

Il carrista stesso, però, non si è mai spostato da quel baraccone perché, sosteneva, il contratto d’affitto indica il 30 settembre come termine ultimo, sebbene la Fondazione avesse inviato a marzo una lettera in cui si invitava tutti i carristi interessati da avanzamenti e retrocessioni a lasciare libero il proprio hangar entro il 30 maggio.

In attesa, dunque, che il giudice si pronunci in via definitiva, qualcuno ha voluto esprimere la propria opinione sulla vicenda. E lo ha fatto affidandosi ad un messaggio piuttosto inequivocabile. Su questi scatoloni sono stati affissi un improbabile cartello “Azienda traslochi Burlamacco” e scritte quali ” ‘Un topeggia’ ” e “Maneggia’ con cura”, versione viareggina dei più tradizionali “Maneggiare con cura” e “Attenzione, fragile”.

Non compaiono, invece, frasi che criticano Francesconi, né attestazioni di solidarietà nei confronti dei fratelli Stefano e Umberto Cinquini, i costruttori che attendono di prendere possesso dell’hangar del collega per poter realizzare il loro carro di prima categoria.

Appare, semmai, una scritta: “Attenzione! Per il bene del Carnevale 2013 si chiede trasloco!”. Un invito, insomma, a risolvere al più presto la questione. E, soprattutto, a far rispettare le regole.

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