VIAREGGIO. Cinque vincitori per le sezioni inedito ed edito su millequattrocento partecipanti e oltre cento finalisti da tutta Europa. Con questi numeri si archivia la VI edizione del Premio Letterario Giovane Holden, organizzato da Giovane Holden Edizioni di Viareggio in collaborazione con l’Associazione I soliti ignoti e con il patrocinio della Provincia di Lucca. Sabato 29 settembre presso Palazzo Ducale a Lucca oltre 200 persone hanno seguito la cerimonia di premiazione per conoscere i nomi dei vincitori della sezione romanzo, racconto e poesia inedita ed edita. Dopo sei edizioni il Premio si conferma appuntamento dell’anno per le penne emergenti e non, con una vasta partecipazione da tutto il territorio nazionale e persino dall’estero, in particolare dalla Spagna. Due le giurie che hanno esaminato i lavori: la giuria della sezione inedito presieduta dalla giornalista Anna Benedetto, e formata dalla scrittrice, traduttrice e critica letteraria Marisa Cecchetti, e dall’editor e scrittore Gabriele Panigada; la giuria della sezione edita presieduta da Marco Palagi, scrittore e redattore del sito www.aqualcunopiacecinema.it, composta dalle scrittrici Maria Teresa Landi e Luciana Tola.

Il Primo Premio Romanzo inedito è stato assegnato a Mario Beretta di Bergamo con “Fera – Il ritorno della bestia” per la freschezza di immagini, il linguaggio essenziale e l’ottima struttura narrativa con cui l’Autore ha affrontato il tema della violenza che ognuno di noi porta dentro, violenza che se sappiamo dominare diventa la nostra forza, approcciandosi in modo brillante e originale a un genere narrativo che spesso rischia di scivolare nel banale. Per la sapiente costruzione della trama che attraverso il viaggio reale e psicologico del personaggio avvince e convince il lettore.

 “Lo sfratto” di Eugenio Felicori di Segrate (Mi) ha vinto il Primo Premio Racconto inedito per l’originalità con cui l’Autore ha affrontato un tema comune, un evento della vita di tutti i giorni denso di significato e per questo predisposto a una facile enfasi, evitando con sapienza banalità e sentimentalismo. Per il sottile gioco di parole che ordisce un equivoco brillante e piacevole, e che cattura il lettore fin dall’incipit, accompagnandolo con ironia e leggerezza sino alla rivelazione finale. Per lo stile accattivante e per l’eloquio asciutto, essenziale, pulito.

Infine, Ivanoe Privitera di Forlì (Cs) con “Penso la morte” si è aggiudicato il Primo Premio Poesia inedita vista l’originalità con cui l’Autore ha saputo fondere nei suoi versi tradizione e modernità, significato e significante sì che i vari e complessi artifici retorici non risultano mai fini a se stessi ma sempre commisurati alle emozioni e alle esperienze del poeta. Per lo stile denso, evocativo e sensuale.

La sezione edito, invece, ha visto la vittoria di Alessandro Moscato da Fasano (Br) con il romanzo “Thuban” e Edoardo Penoncini da Ferrara con la raccolta di poesie “Un anno senza pretese”.

 

 

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