(foto Pomella)
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CAMAIORE. Nel bene o nel male la vicenda dello stabilimento balneare di Lido finito nei guai e che ora vedrà tutta la sua struttura andare all’asta, ha scosso le coscienze. Molti quelli che leggendo la vicenda si sono chiesti: “E se c’ero io al posto loro?”

Tra questi interviene pubblicamente Fabrizio Pellegrini, coordinatore comunale a Camaiore di Futuro e Libertà. Che propone al Comune di sciogliere i vincoli che lo legano con l’istituto di recupero crediti. “L’amministrazione comunale di Camaiore, sia di maggioranza che di opposizione, deve prendere in seria considerazione di non rinnovare la convenzione con Equitalia, come hanno già fatto in alcuni comuni d’Italia”.

“Possibile che non riescono ad ascoltare la voce – scrive Pellegrini , da sempre critico nei confronti di Equitalia – della disperazione di migliaia d’Italiani che, in questi ultimi tempi, sono diventati carne da macello della loro socia Equitalia? Gli hanno dato pieni poteri, per strapparti da dosso tutto quello che hai costruito in una vita di lavoro”.
“Forse questo – chiede Pellegrini – era l’aiuto che i signori della politica avevano promesso alle piccole e micro imprese, per non farle finire nelle mani dell’usura? Questi signori con il loro accordo di Palazzo hanno creato il mostro Equitalia. Il fisco doveva dare una possibilità al cittadino, tenendo in considerazione che i mal governi degli ultimi anni hanno causato veri danni alle piccole imprese. Penso di rappresentare il pensiero di tanti artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e cittadini onesti, per cui lancio un appello di aiuto verso coloro che possono fermare Equitalia,vera sanguisuga. Bisogna pagare ma non raddoppiare le cartelle, perche il denaro onesto non si trova dietro l’angolo”.

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