VIAREGGIO. L’Unione Inquilini e altri movimenti di sinistra sono riusciti stamani martedì 2 ottobre a rinviare di un mese un altro sfratto esecutivo, questa volta da un’abitazione in via Gramsci a Torre del Lago dove vive una coppia con quattro bambini piccoli che beneficia di un contributo in conto affitto da parte del Comune di Viareggio. O meglio, beneficiava. Perché, con le casse comunali esangui, da piazza Nieri e Paolini non è più stato erogato alcun contributo (700 euro al mese su un totale di 900) a partire dal marzo 2011. E la famiglia si è ritrovata in stato di morosità.

È stata una mattinata particolarmente tesa nella frazione torrelaghese: l’ufficiale giudiziario non sembrava affatto propenso a concedere il rinvio di un mese, essendo quello di stamani il terzo richiamo, tanto che ha richiesto l’intervento della polizia. E anche il proprietario dell’immobile spingeva per lo sgombero immediato. Poi, con la mediazione dei vari movimenti di sinistra,  per i sei componenti del nucleo familiare l’incubo di ritrovarsi improvvisamente in mezzo ad una strada è stato scongiurato, seppur temporaneamente. Ma lo scenario rimane drammatico a Viareggio.

L’Unione Inquilini ha ribadito la propria richiesta al commissario prefettizio Domenico Mannino di bloccare fino a marzo gli sfratti ancora da eseguire – si parla di circa oltre 100 richieste di sgombero – dopo che già nei giorni scorsi la Cgil aveva posto l’attenzione sul problema. E annuncia una serie di cortei e manifestazioni in favore delle famiglie sotto sfratto.

La condizione economica in cui versa il Comune di Viareggio, di certo, non aiuta. Reperire alloggi alternativi sarà un’impresa tutt’altro che facile. E per molte famiglie l’unica soluzione possibile rimarrà l’occupazione abusiva di case popolari.

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