(foto Marco Pomella)
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 MASSAROSA. “Ormai è certo e certificato, il Comune di Massarosa fallisce clamorosamente l’obiettivo minimo sulla raccolta differenziata imposto per legge al 45%, fermandosi ad un misero 41% mentre la media dei comuni della provincia di Lucca ha raggiunto il 49% per il 2011″.

Lo scrive Alberto Coluccini, coordinatore dell’Udc di Massarosa, parlando di raccolta differenziata e di obiettivi minimi non raggiunti. Che avvisa: “Ora aspettiamoci una multa”.

Pur al momento non essendo disponibili dati ufficiali sul 2012 da parte dell’attuale amministrazione la sensazione è che i valori di raccolta differenziata a Massarosa continuino ad essere ‘stagnanti’ come in questi ultimi anni, mentre il nuovo obiettivo minimo di legge è piuttosto ambizioso e chiede il raggiungimento del 65%”.

“Anche a livello regionale in generale – aggiunge il leader locale dell’Udc – la raccolta differenziata è in crescita di oltre 2 punti percentuali ma l’amministrazione di Massarosa non riesce a seguire questo trend”.

“Occorre chiarire che per il non virtuosismo e mancato rispetto degli obblighi minimi previsti dalla legge in materia di gestione rifiuti non si tratta di non ricevere un premio – scrive Coluccini – ma di essere sanzionati con una maggiorazione del 20% sul costo del tributo per lo smaltimento in discarica, purtroppo non dovrebbero essere pochi soldi a carico del nostro Comune che evidentemente ricadrà sui cittadini di Massarosa a meno che il vertiginoso aumento del 30% della Tarsu

(foto Pomella)
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 applicato quest’anno non prevedesse già questo evento, ma alla fine è la solita cosa”.

 “Purtroppo – conclude l’esponente Udc – non pare esserci una visione di come migliorare la raccolta differenziata da parte della maggioranza, l’ampliamento della raccolta “porta a porta” è fermo, pur essendo chiaro che non può essere la soluzione adatta per tutto il nostro territorio, ma serve anche una riorganizzazione ed ampliamento dei punti di raccolta differenziata nelle frazioni creando “microisole” di raccolta anche decorose sotto l’aspetto estetico e “resuscitare” l’isola di raccolta ecologica di Piano di Mommio (via Calagrande) e consentendovi almeno di conferire gli sfalci e potature che comunque sono la terza voce per peso di raccolta differenziata come valore regionale e quindi piuttosto impattante per gli obiettivi imposti da conseguire”.

Tutto questo senza volere considerare in questa fase la gestione politica “pasticciata” e tutti i pesanti problemi inerenti dell’impianto rifiuti di Pioppogatto”.

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