VIAREGGIO. “La crisi attuale non è solo economica, ma anche morale, tecnica, sociale: si assiste al progressivo crollo di ogni più banale principio di buon senso e di corretta gestione, specie in momenti come questi, degli strumenti di gestione dell’economia. Per tutto quanto c’è un tavolo di infinite discussioni, che tratta le emergenze con la stessa velocità dei servizi funebri e senza parlare di altro, come di programmazione degli interventi a sostegno delle imprese e dell’occupazione, o di promozione del territorio e delle sue eccellenze, anche nell’ottica di integrare e potenziare l’offerta turistico-ricettiva del nostro distretto.” A scrivere è Francesco Lemmi, direttore di Ascom Viareggio.

“Dal Governo arrivano continui attacchi alla redditività, ormai crollata, delle nostre aziende, e quando le cose vanno male, le banche smettono di sostenere le imprese già in difficoltà: problemi che non contano nei grandi palazzi, dove l’importante è liberalizzare tutto, magari per finta, tranne ovviamente l’accesso per merito ed onestà alle stanze che contano. Così, nel momento dello scontro sociale, del ‘tutti contro tutti’, non ci si rende forse conto di quanto ampi saranno gli effetti recessivi dell’ultima manovra del Governo Monti: le conseguenze dell’aumento dell’Iva non tarderanno ad arrivare e saranno oltremodo drammatiche, in quanto tutti rinunceranno ancor più alle spese, anche le più elementari.

“Siamo stufi di sentire che ci sono ‘norme superiori’, che le amministrazioni locali hanno le mani legate, ed altri concetti simili. Ciò che il commercio ed il turismo chiedono è semplicemente un quadro di norme chiare, condivise, applicabili e sostenibili, all’interno del quale organizzare economicamente le imprese, assumere il personale, pagare Imu e tasse eque sul suolo pubblico, i rifiuti, la pubblicità. Cose già ampiamente discusse, per le quali non è necessario perdere ancora mesi e mesi che le nostre aziende, se continuano così le cose, non hanno neppure davanti.

“Pulizia e decoro, sicurezza, parcheggi, tutela del commercio cittadino, aiuti agli investimenti e alla promozione del territorio, sono solo alcuni dei temi che da mesi, se non da anni, Ascom Viareggio pone sul tavolo della Pubblica Amministrazione.

“La politica, oggi assente e silenziosa, quali risposte ha dato? Da 8 anni si parla di ‘piano delle funzioni’, ovvero di quel documento che dovrebbe indicare quali tipologie di attività possono o non possono aprire nelle diverse zone di Viareggio. Quattro anni fa si cominciò a parlare, con grandi entusiasmi, di nuovi parcheggi, sotterranei e non, al servizio delle zone commercialmente e turisticamente più ‘centrali’ della città. Quanto ad altri temi, come il decoro (è mai possibile che debbano essere i privati ad occuparsi delle aiuole?), e la sicurezza (che fine farà il regolamento h24 dei vigili urbani?) si tratta anche in questo caso di vecchi problemi, mai risolti.

“E allora chiediamo: si vuole andare avanti così, moltiplicando i tavoli e magari continuando a citare termini inglesi, che non interessano a chi giorno per giorno combatte con la crisi, come ‘spending review’ o ‘balanced scorecard’? Chi, domandiamo ancora, vuole applicare principi generali che sulla carta sono senz’altro giusti e condivisibili, come ad esempio la tutela del paesaggio, senza calarli nel contesto reale?

“Forse non ci si rende conto che il territorio non è fatto solo di panorami e cartoline, ma anche di aziende che chiudono i battenti, di lapidi – come giustamente sono state definite – nel cuore della città, di lavoratori a spasso e di persone alle prese con il minimo vitale.

“Ogni azione, pubblica o privata che sia, vista la sempre maggiore scarsità di risorse, non può prescindere dall’analisi delle priorità che soddisfa, delle entrate e delle uscite che genera. Qui sono in ballo questioni di ordine pubblico, di sopravvivenza economica della nostra città, di identità e indipendenza di Viareggio.

“Ascom Viareggio, nel ribadire tutte le problematiche appena descritte, continuerà a battersi in tutte le sedi per la tutela delle aziende del nostro territorio, affinché le leve del potere siano mosse da chi le comanda con la giusta, possibile flessibilità, oltre che con la rapidità resa tanto più indispensabile dagli attuali momenti di crisi.”

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ultimo aggiornamento: 14-10-2012


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