CAMAIORE. Le speculazioni sulle tragedie non finiscono mai: all’indomani del sisma che colpì l’Emilia Romagna quasi tutte le banche annunciarono: Per agevolare la ripresa delle attività produttive dei territori colpiti dal terremoto metteremo a disposizione plafond per finanziamenti a condizioni di favore. Ma le imprese che lo ottennero furono ben poche”.

Lo scrive Fabrizio Pellegrini, coordinatore Fli a Camaiore, in merito alla notizia del micro-credito alle famiglie disagiate avviato dal Fondo Vivere della Versilia.

“Ho letto – scrive Pellegrini – che la Fondazoone Cr di Lucca, e il Banco del ;onte, concedono microcredito, a chi si trova in difficoltà finanziaria e senza lavoro. Sarebbe una bellissima cosa che le banche aiutassero la gente in difficoltà finanziaria, ma anche questa sicuramente andrà in una bolla di sapone”.

“Il sistema bancario Italiano – accusa Pellegrini – non concede prestiti senza garanzie, figuriamoci chi si trova senza lavoro e non può garantire il pagamento mensile della rata. Questa è un ennesima bufala illusionista delle banche, e mi dispiace per chi ci crede, ma la maggior parte delle persone che ne faranno richiesta, si vedrà respinta la domanda. Quello che mi domando: perché devono illudere sempre di più la povera gente? ci sono tante persone che hanno problemi quotidiani per cercare di arrivare alla fine del mese. La cosa più logica sarebbe invece incentivare le imprese riducendoli le tasse, promuovere nuovi progetti di sviluppo sul territorio, e far si che le imprese assumono personale che si trova senza lavoro”.

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