VIAREGGIO. Hanno gli stessi punti in classifica (dodici) nella Prima Divisione di Lega Pro, Viareggio e Avellino, eppure non potrebbero essere più diverse. Giocano con moduli tutt’altro che speculari, ambiscono a obiettivi posti agli antipodi – le zebre mirano a salvarsi, gli irpini sognano la promozione – e adottano politiche societarie distinte. Quella di domenica 28 allo stadio dei Pini sarà più di uno diretto tra due delle tre squadre terze in classifica, a un punto dalla vetta. Sarà anche un duello tra due diversi modi di concepire e vivere il calcio, come si evince dalle parole del tecnico bianconero Stefano Cuoghi: “Loro hanno giocatori di categoria, noi siamo un bel gruppo di giovani. Abbiamo un grande rispetto per l’Avellino, ma siamo consapevoli che se giochiamo come sappiamo mettiamo in difficoltà qualsiasi avversario.

“Sarà una bella partita. Nessuno, almeno da parte nostra, avrebbe immaginato che la sfida con l’Avellino coincidesse con uno scontro tra due terze in classifica che, insieme, hanno fatto 24 punti: la affrontiamo con la serenità di chi sta bene, sa di avere delle buona qualità e vuole continuare a viaggiare in un certo modo. Non dobbiamo pensare che se pareggiamo sarà comunque andata bene: proveremo a vincere e siamo pronti ad accettare anche la sconfitta se loro saranno più bravi. Ma quando non vinco sono sempre scontento.”

Di buono, intanto, c’è il lavoro che la squadra sta svolgendo al rientro dalla sosta del campionato. “Tutto sta andando per il verso giusto: stiamo recuperando alcuni infortunati, ci stiamo allenando con intensità. Sono rimasto piacevolmente sorpreso.”

Se il Viareggio tiene in alta considerazione l’Avellino, anche gli irpini, adesso, vedono con occhi diversi la giovane truppa bianconera che, in punta di piedi, si sta guadagnando il rispetto degli avversari. “Sono contento, ci facciamo conoscere in giro ed è una gratificazione per tutti, anche per la società e la città.

“Di partita in partita aumenteranno le difficoltà e dovremo essere bravi noi a superarle e a dimostrare di essere sullo stesso piano degli altri. Quello che dico sempre è che arrivare lassù, in alto, non è facile e mantenersi a quei livelli lo è ancora meno. Ce la metteremo tutta e sono convinto che disputeremo una bella gara.”

“Domenica sarà un altro banco di prova dopo quelli con Benevento e Latina: lo affrontiamo con la spensieratezza dei giovani ma anche con la certezza che per raggiungere certe vette bisogna saper affrontare queste sfide, altrimenti rimarremo sempre nel limbo. A me piace lottare per vincere.

Mentalità e intensità, oltre a far rima, sono le due chiavi di lettura di questo inizio esaltante dei bianconeri: “Questa è una squadra con un’identità precisa. Se giochiamo a ritmi bassi facciamo fatica, se li alziamo giochiamo in maniera eccellente. Abbiamo ampi margini di miglioramento e se tante squadre ce l’hanno fatta ad arrivare in alto non vedo perché non dovremmo esserci anche noi. Finora nessuno è riuscito a convincermi del contrario. Starà comunque a noi dimostrare che meritiamo di stare là dove ci troviamo adesso.”

Ascolta l’intervista a Stefano Cuoghi

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