(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

VIAREGGIO. Settore commercio in difficoltà, in seria difficoltà. “Il costante grido di aiuto delle imprese commerciali, la situazione di difficoltà di aree strategiche come quella del Piazzone, le continue cessazioni e chiusure nel comparto – commenta il direttore di Confesercenti Versilia Emanuele Pasquini – rappresentano la fotografia di una situazione di emergenza che le nostre associazioni denunciano da diversi anni. Certamente l’inazione amministrativa degli anni passati non può certamente essere scaricata su chi oggi ha il compito di gestire una transizione, ma occorre altresì la consapevolezza di tutti che serve sia una gestione dell’emergenza, sia l’apertura di una fase nuova di ricostruzione”.

“Avremmo bisogno di un progetto di valorizzazione e rilancio del Piazzone, avremmo bisogno di una revisione generale della politica fiscale sulle imprese, di una revisione delle tariffe del suolo pubblico, della Tia, della pubblicità, avremmo bisogno di rivedere tutti i regolamenti che tra cauzioni, fiduejussioni, sanzioni al limite dell’usura, tartassano le imprese; avremmo bisogno di una strategia per la città turistica e per lo sviluppo e la salvaguardia degli eventi che sono il nostro fiore all’occhiello, avremmo bisogno di regole che consentano alle imprese dell’intrattenimento di poter lavorare e creare aggregazione. Probabilmente per questo ci sarà bisogno di più tempo e di una amministrazione ordinaria. Ma nel dibattito politico ancora troppo poche sono le ricette e le proposte per il futuro. Il primo appello pertanto va a coloro che si candidano al governo della città perchè su questi temi inizino a offrire parole chiare”.
“Ma ci sono altre cose che occorre risolvere subito perchè riguardano l’oggi – conclude Confesercenti. In primo luogo la sospensione della delibera sulle verande in passeggiata per evitare di uccidere un intero comparto; in secondo luogo un diverso sostegno e facilitazione degli eventi promozionali promossi dalle associazioni di zona (dai mercatini alle luci di Natale per intendersi) e una disponibiità maggiore verso le iniziative delle imprese (su musica, intrattenimento, orari…); in terzo luogo la salvaguardia degli eventi chiave come Gaber e Pucciniano che non possiamo permetterci di regalare o perdere; infine una maggiore attenzione al decoro e alla qualità complessiva della città che auspichiamo sia intesa come una presenza e attenzione ordinaria alle regole, piuttosto che con meccanismi sanzionatori occasionali che rischiano di far male senza affrontare il merito del problema”.
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