VIAREGGIO. Loro si chiamano Leonardo Betti e Massimo Lucchesi – ordine rigorosamente alfabetico – ma potrebbero benissimo essere ribattezzati Féraud e D’Hubert, come i protagonisti de “I duellanti”, prima fatica cinematografica di Ridley Scott. Sono l’ex consigliere comunale e l’ex direttore dell’Apt Versilia i due sfidanti del Pd che arrivano al ballottaggio nelle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative.
E quella di domenica 27 gennaio sarà una vera e propria resa dei conti tra due anime profondamente in contrasto all’interno del Partito Democratico: Betti si è presentato come il rinnovamento rispetto al passato, Lucchesi è stato indicato come un “uomo dell’apparato” dal momento che gode dell’appoggio dei vari Stefano Maestrelli, Fabrizio Manfredi e Andrea Palestini.
“Non mi attendevo così tanti voti, sono contentissimo”, è la prima dichiarazione di Leonardo Betti, sommerso di abbracci dai componenti del comitato che caldeggiava la sua candidatura. “Questa è la dimostrazione che c’è voglia di rinnovare e che lavorare sul territorio, a contatto con la gente, sia una scelta che paghi.
“Adesso inizia un’altra settimana di duro lavoro, ma già aver raggiunto questo risultato è da considerarsi una bella vittoria.”
L’ex consigliere comunale partirà con poco più di 300 voti di vantaggio sul rivale Massimo Lucchesi che si ritiene “soddisfatto del risultato”: “Ringrazio i miei elettori, hanno dato una risposta interessante in una giornata che ha tenuto potenziali votanti a casa.
“Questa è una bella gara che comporterà delle grandi responsabilità: si sono affrontati due importanti schieramenti interni al Pd, adesso vedremo cosa succederà in questa ultima settimana che ci separa dal ballottaggio.
“Personalmente mi ritengo fiducioso: mi dipingevano come un uomo dell’establishment, dicevano che non mi conosce nessuno e invece debbo dire che ho ricevuto apprezzamenti per quello che ho fatto dalle persone con cui ho parlato.”
