(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. “Gli ottanta milioni di euro stanziati dalla Regione nella passata legislatura per il miglioramento della linea Viareggio-Lucca-Firenze? Spariti nel nulla o forse finiti nel vortice finanziamenti Tav”. È la denuncia del capogruppo di “Più Toscana”, Antonio Gambetta Vianna, che punta il dito contro il pacchetto interventi promosso da Rfi e Regione Toscana lungo l’asse ferrata Viareggio-Firenze e mai realizzato.

Un’agenda di grandi lavori che avrebbe incluso raddoppio dei binari sulla Pistoia-Montecatini, il sottoattraversamento della città termale e i doppi binari per la tratta Pistoia-Montecatini.

“Opere – commenta –  di cui ancora non si è vista nemmeno l’ombra lasciando a bocca asciutta almeno 10.000 pendolari. Basti pensare che solo per i doppi binari lungo la tratta Pistoia-Montecatini all’appello mancano 46 milioni di euro che Rete Ferroviaria Italiana era stata chiamata a stanziare. E ora questi soldi sembrano evaporati”.

Un rebus, quello di finanziamenti non trasformati in opere, su cui cala il carico dei disagi all’utenza.

“A farne le spese – spiega – sarà soprattutto il territorio pistoiese. La Regione ha annunciato la soppressione di ben sette stazioni come Tassignano-Capannori, Porcari e Montecarlo nella Piana, ma anche Nozzano, Massarosa e Buggiano. Chiusure queste, su cui si è deciso senza mai prestare orecchio al territorio e ascoltare i suoi bisogni e anzi scaricando sulle spalle dell’utenza un 20% di rincaro sugli abbonamenti insieme al balzello del 10% sui biglietti. Ma i guai sono anche per Lucca dove il taglio riguarda 17 treni solo nella tratta Lucca-Viareggio“.

Nodi per sciogliere i quali il consigliere ha presentato un’interrogazione che faccia luce sui percorsi dei finanziamenti e sugli accordi presi dalla Regione con Rfi. “Vogliamo sapere se c’è stato un dirottamente e in caso positivo dove siano finiti i soldi destinati agli utenti della Viareggio-Lucca-Firenze. Augurandoci vivamente – conclude – che quei finanziamenti non siano serviti per quell’opera tanto faraonica quanto inutile che è la Tav a Firenze”.

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