PROCESSO TEV VEOLIA, IL MINISTERO DELL’AMBIENTE NON AMMESSO COME PARTE CIVILE

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VERSILIA.  L’Avvocatura dello stato (delegazione Toscana) ha espresso parere negativo alla costituzione come parte civile   del Ministero dell’ambiente nel processo contro TEV Veolia. Il procedimento penale vede imputati per inquinamento ambientale sei tra vertici e tecnici della società responsabile dell’inceneritore di Falascaia. L’ipotesi dell’accusa è che per 39 anni gli scarichi dell’impianto siano stati versati nel torrente Baccatoio.

Ieri, il Cav (consorzio ambiente Versilia), insieme alle parlamentari del partito democratico, la senatrice Manuela Granaiola, e l’onorevole Raffaella Mariani, hanno cercato di contattare l’Avvocatura dello stato e l’avvocato responsabile del procedimento senza poter rintracciare nessuno. “Solo questa mattina, a udienza avviata, e quindi a tempo scaduto – denunciano le parlamentari – siamo riuscite a contattare l’avvocato il quale ha dimostrato di non conoscere correttamente i termini della questione. Siamo rimaste allibite e sconcertate da tanta approssimazione e dalla non considerazione da parte di un istituto che dovrebbe tutelare gli interessi dello stato e quindi di tutti i cittadini di una questione così grave”.
Per chiarire la situazione, Granaiola e Mariani,  hanno ufficialmente richiesto all’Avvocatura tutta la documentazione  per verificare le motivazioni che hanno portato l’amministrazione a esprimere un parere negativo alla costituzione di parte civile da parte del ministero.

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