VIAREGGIO. Anche i vertici nazionali dell’Unione Inquilini, il sindacato che si occupa in tutta Italia delle questioni inerenti all’emergenza casa, interviene sul caso di Michelangelo Di Beo, l’esponente viareggino sospeso per sei mesi dal partito di Rifondazione Comunista, a cui è iscritto. “Conosciamo Michelangelo per il suo impegno al fianco degli sfrattati e dei senza casa, per la sua attività nelle associazioni e in particolare nella Rete per l’Autorganizzazione Popolare”, scrivono il segretario nazionale Walter De Cesaris e il presidente nazionale Vincenzo Simoni.

“La costruzione dell’Unione Inquilini a Viareggio ha dato una scossa alla città, ponendo il tema del diritto alla casa come centrale per la civiltà stessa del vivere comune.

“Rimaniamo sbalorditi come possa essere possibile che, invece di dare voce e spazio a queste forze giovani e vitali dei movimenti e della società civile, una forza politica come Rifondazione Comunista, che propugna la lotta contro le politiche neoliberiste e vuole la trasformazione profonda della società e che è impegnata dentro una lista elettorale che si richiama alla necessità di una rivoluzione civile, possa intervenire con atti di tipo disciplinare e amministrativo e di carattere politicamente intimidatorio nei confronti di uno dei protagonisti di questa rinascita della società viareggina, che lavora per la costruzione di una alternativa anche nelle politiche cittadine.

“Con molta nettezza e decisione, riconfermiamo la piena adesione dell’Unione Inquilini alle battaglie e alle iniziative dell’Unione Inquilini di Viareggio e il pieno sostegno al suo segretario Michelangelo Di Beo.

“L’iniziativa dell’Unione Inquilini non sarà arrestata da questo tipo di attacchi e non si farà mettere la mordacchia da chi, forse al fine di svicolare dal confronto aperto delle idee e delle proposte, intende imporre scelte politicamente discutibili sul futuro della città.”

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