VIAREGGIO. “Il diritto alla casa sia un terreno comune di lavoro, non solo per le forze politiche e le alleanze elettorali, ma anche per tutte le forze sociali, le associazioni degli inquilini, i comitati e tutti quei cittadini che vivono in modo drammatico, o che sono semplicemente sensibili, al problema dell’emergenza casa a Viareggio.” Lo scrive Andrea Antonioli di Sinistra Ecologia Libertà.

“Non è mia intenzione intervenire in merito al rapporto tra il candidato sindaco del centrosinistra Leonardo Betti ed il Circolo Caracol e men che mai nella dialettica interna a Rifondazione Comunista, ma mi preme fare alcune considerazioni: che Betti chieda a chiare note il blocco degli sfratti è cosa buona e giusta e non dovrebbe stupire che questa richiesta venga avanzata da tutte le forze del centrosinistra, anzi ritengo sia cosa utile al suo raggiungimento, soprattutto se inserita in un ragionamento più ampio e se sostenuta con forza in tutte le sedi.

“Non sarebbe male, ad esempio, se questa richiesta venisse adeguatamente sostenuta nei confronti del commissario Mannino e soprattutto del prefetto, anche dai parlamentari eletti nel nostro territorio, oltre alle forze politiche del centrosinistra – Sel lo ha manifestato da tempo -, e da parte delle forze sociali e delle associazioni degli inquilini.

“Oltre al blocco degli sfratti, come misura emergenziale assolutamente necessaria, bisogna rivedere i regolamenti comunali sull’emergenza abitativa in un’ottica di intervento sociale e non solo economico: non dimentichiamoci che un regolamento sbagliato prevede che dopo due mesi di ospitalità, le famiglie alloggiate in pensione possano essere sbattute in mezzo alla strada.

“Insieme al blocco degli sfratti ci vogliono interventi straordinari anche sul piano strutturale, l’Unione Inquilini lo sta dicendo da tempo, bisogna recuperare nel patrimonio edilizio comunale tutte le risorse che possono essere destinate a dare risposte di emergenza abitativa. Alcune possibilità ci sono e vanno adeguatamente verificate.

“Avevamo già chiesto da tempo al commissario prefettizio di convocare un apposito tavolo sulle emergenze sociali con tutti i soggetti interessati, i problemi stanno scoppiando e non si può attendere l’insediamento della nuova amministrazione che non ci sarà prima di fine giugno, questo lavoro deve partire ora, deve vedere coinvolte organizzazioni sindacali, associazioni degli inquilini, forze politiche, ma anche la prefettura e la stessa Provincia che ha partorito la Fondazione Casa e che può portare il proprio contributo.

“Se il commissario prefettizio non lo convoca, incominciamo noi a muoverci e per noi intendo dire le forze del centrosinistra indipendentemente dalle scelte in merito alleanze elettorali, e facciamolo con tutti i soggetti interessati, sarà sicuramente utile, se non per le elezioni amministrative, certamente per tutte le famiglie colpite da sfratto, già senza casa o rischio di perderla.”

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