Provincia e Comune di Lucca, medici e psicoterapeuti, avvocati e Forze dell’Ordine e addirittura produttori di armi si riuniranno lunedì 8 aprile, a Palazzo Ducale, in occasione del convegno intitolato “Sicurezza nell’uso delle armi da fuoco”, organizzato dall’Associazione Ognivolta onlus insieme a Provincia e Comune di Lucca, con la collaborazione della Fondazione Banca del Monte e degli ordini dei medici, degli psicologi e degli avvocati di Lucca.

Il convegno si aprirà alle 14:30 nella sala Ademollo con i saluti del Prefetto di Lucca, Giovanna Cagliostro, del presidente della Provincia, Stefano Baccelli e del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini. A questi faranno seguito gli interventi di Marco Remaschi, presidente della IV Commissione regionale sanità e politiche sociali, Antonio D’Urso, direttore dell’ASL2 Lucca, Sandra Vannoni (Ordine degli psicologi), Cosma Volpe (Ordine dei medici) e Alessandro
Garibotti (Ordine degli avvocati).

Alle ore 15.00 le senatrici Marilena Adamo e Manuela Granaiola parleranno del disegno di legge sulle modifiche alla normativa per la concessione del porto d’armi e la detenzione di armi da fuoco. A seguire due tavole rotonde, una sullo scenario degli interessi per la sicurezza nell’uso delle armi da fuoco, l’altra sulle leggi relative all’idoneità al possesso delle armi.

Promotore del convegno l’associazione “Ognivolta onlus”, nata nel 2012 per ricordare la morte di Luca Ceragioli e Jan Frederik Hilmer, le cui vite furono tragicamente spezzate il 23 luglio 2010 presso gli uffici di Gifas Italia a Massarosa, da un uomo che, sebbene sottoposto a cure psichiatriche, deteneva legalmente un’arma da fuoco. In memoria di Ceragioli e Hilmer, l’Associazione promuove e realizza iniziative mirate alla tutela dei diritti civili delle vittime e dei
familiari di vicende connesse alla circolazione, alla detenzione legale e all’abuso delle armi da fuoco.

Recentemente anche la I e la VII Commissioni consiliari della Provincia hanno dibattuto la questione insieme alle fondatrici dell’Associazione. Il 26 marzo scorso, infine, la discussione è approdata in Consiglio provinciale dov’è stata votata all’unanimità la mozione con cui maggioranza e opposizione hanno dichiarato la propria disponibilità ad impegnarsi nella promozione di una cultura della difesa che tenga nel giusto conto i rischi legati alla detenzione delle armi da fuoco.

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