VIAREGGIO. A sorpresa aveva debuttato, da titolare, a nemmeno 18 anni nel derby contro il Pisa. Altrettanto a sorpresa torna a giocare dal primo minuto, quattro mesi più tardi, nella delicata sfida contro la Nocerina. Daniel Gemignani, centrocampista classe 1994, stavolta ha poco di cui sorridere: il suo ritorno in campo è coinciso con la prima disfatta interna del Viareggio e anche con la prima volta in cui le zebre non segnano davanti al proprio pubblico.

“Purtroppo è un periodo in cui qualcosa non funziona, è evidente. Non diamo più la certezza di fare sempre qualcosa in più come in tutto il girone di andata”, è l’analisi dell’imberbe ma saggio giocatore. “Stiamo attraversando un momento difficile, ma lo supereremo: qualche mese fa eravamo in una bella posizione di classifica, è la dimostrazione che il carattere non ci mancherebbe. Anche sul piano tecnico non ci manca nulla e non credo neppure che sia un problema di condizione fisica.”

Qualche collega giornalista gli rimprovera di non aver servito a dovere gli attaccanti, di essersi smarrito nel grigiore generale. Eppure il baby centrocampista aveva di fronte De Liguori e Bruno, molto più anziani e prestanti fisicamente. E il 4-3-3 azzardato da Cuoghi non ha funzionato: “Il mister ha provato a cambaire, dato che i risultati non arrivavano: è andata male, ora dobbiamo pensare a far meglio.

“Rimangono quattro partite e poi c’è anche la finale di ritorno di Coppa Italia con il Latina: dobbiamo tornare a far risultato e ritrovare l’entusiasmo che ci ha sempre caratterizzato. Ora è il momento di tirare fuori tutto quello che dobbiamo dare: la squadra deve lottare fino alla morte, senza mai mollare.

“Penso a Sergio Carnesalini: ha fatto tanto per noi fino a quando non si è infortunato e ha contribuito a tenere il viareggio in C1 per tanti anni. Ora sta a noi: salvarsi sarebbe per tutto il gruppo un grande successo.”

@GorskiPark

Ascolta l’intervista a Daniel Gemignani

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