VIAREGGIO. “Avevamo pensato come Democrazia Cristiana Toscana, e come Forza Popolare, di partecipare insieme ad altre liste alle prossime tornate elettorali a Viareggio, e creare una coalizione forte che avesse reali possibilità di riuscita, candidando come sindaco quello che per noi era essenziale, cioè esperienza e competenza, e che avesse dimostrato coi fatti e non a parole di saper amministrare una città difficile come Viareggio: l’unico nome era evidentemente Giampaolo Bertola, dopo aver sentito per mesi da tutti quelli che incontravamo, le lodi verso Camaiore, ed i confronti già solo partendo dal decoro cittadino.” Lo scrive Ginetto Sugliano della Dc Toscana, che nel 2008 si candidò alle amministrative di Viareggio con la lista Mia Città Libera per poi successivamente essere messo a capo della Mo.Ver.

“Il proliferare di liste con annessi candidati sindaco, dove ognuno vuole coltivare il suo orticello, dove prevale il protagonismo e il narcisismo di alcuni e non certo l’amore per la città, ci hanno però fatto desistere rimanendo alla finestra ad aspettare quello che certamente accadrà.

“Intanto non ci sono dati certi dei debiti di Viareggio, e soprattutto del disavanzo di bilancio: si parla di un centinaio di milioni, con una decina di atti di precetto per somme non percepite da creditori sul tavolo del commissario. A questo punto, per il bene della città, sarebbe meglio dichiarare il dissesto finanziario e lasciar rimettere i conti a posto da un commissario, che a questo punto godrebbe delle leggi speciali previste, ed un reale intervento economico da parte del Ministero degli Interni.

“Poi, in base alle nuove normative, riducendo i numeri dei consiglieri da 30 a 24 ogni lista dovrà conseguire almeno il 5% dei voti validi per aver almeno un consigliere: ne consegue che dei 14 candidati sindaco in pochissimi verranno eletti come consiglieri, con dispersione di voti ed energie, e quindi la maggior parte della società civile non sarà rappresentata in sede consiliare.

“Infine, facendo un’analisi politica molto basilare, si creerà a Viareggio una palese ingovernabilità, peggio di quella che stiamo vivendo a livello nazionale, oltre al fatto che alla luce dell’ammontare dei debiti si potranno effettuare solo tagli e nessuna opera nuova. E comunque la nuova giunta, visti i problemi di governabilità, avrà la stessa durata di un gatto sull’Aurelia.

“Commissario, abbia il coraggio di andare dal Ministro degli Interni e dichiarare il default per il bene della città riuscendo ad ottenere i finanziamenti previsti per legge in questo caso e poter rilanciare un minimo la ripresa di questa martoriata città, e ai candidati ricordiamo il motto di De Gasperi: ‘Solo uniti saremo forti’.

“Per il bene della città è necessario agire sfondando gli idealismi di parte e fare solo scelte per Viareggio e per i Viareggini.”

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