(foto Marco Pomella)
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STAZZEMA. “La possibile riapertura delle indagini sugli otto ex Ss ancora in vita che sono accusati di aver collaborato il 12 agosto del 1944 alla strage di Sant’Anna di Stazzema riapre la speranza sulla necessaria ricerca della verità e della giustizia per le vittime di quell’eccidio che mise brutalmente fine alla vita di oltre 560 civili”.

Così il presidente Enrico Rossi e l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti commentano congiuntamente la notizia secondo la quale in Germania si starebbe pensando di rivedere il lavoro della Procura di Stoccarda, grazie alla perizia dello storico italo-tedesco Carlo Gentile.

“L’archiviazione del procedimento contro i responsabili dell’eccidio, decisa dalla Procura di Stoccarda lo scorso 1 ottobre – proseguono – fu un insulto alla memoria delle vittime, alla storia della Resistenza e dell’Italia, al dolore di una popolazione e a chi è sopravvissuto all’orrore. Quanto emerso oggi è la dimostrazione che i popoli con la cultura della memoria possono ottenere risultati straordinari. Dimostrazione ne è il fatto che sia bastata una lettera, scritta da uno dei sopravvissuti alla strage consegnata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al suo omologo tedesco Joachim Gauck, per far incontrare i due capi di stato a Stazzema, lo scorso 24 marzo, in una commovente giornata. Continueremo a seguire gli sviluppi delle indagini – concludono Rossi e Scaletti – oggi la speranza di giustizia è più concreta”.

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