VIAREGGIO. Anche questa mattina (18 aprile) intorno alle 8, l’ufficiale giudiziario ha bussato alla porta di due famiglie per eseguire lo sfratto in due abitazioni al Terminetto. Per la famiglia che abita in via della Marmora lo sfratto è diventato esecutivo: fino al 3 maggio la coppia e i loro 4 figli andranno in un albergo, per poi trasferirsi in una casa alla Bonifica al quartiere Varignano a disposizione del Comune per far fronte all’emergenza abitativa. L’altra famiglia (marito e moglie e 3 figli) continuerà invece ad abitare nella villetta di via delle Acacie fino al 3 maggio, visto che due delle figlie della coppia non sono autosufficienti e i genitori usufruiscono della legge 104. Poi, anche loro si trasferiranno in un’altra abitazione alla Bonifica. Dai primi di maggio, infatti, grazie alla legge che permette di utilizzare parte del patrimonio Erp ( il trentacinque percento) per i casi emergenziali di sfratto, alle due famiglie e ad altre tre, saranno concessi cinque dei sedici nuovi alloggi al quartiere Bonifica.
Nemmeno stamani sono mancati momenti di tensione tra una trentina di militanti dell’Unione Inquilini e la Brigata Sociale Antisfratto e l’avvocatessa, Chiara Izzis, legale della famiglia Fantoni, proprietaria dei due immobili, per cercare di evitare gli sfratti. Ma poi è prevalsa la ragionevolezza dell’Unione Inquilinie La Brigata Antisfratto, il legale e le forze dell’ordine. E almeno per la famiglia di via delle Acacie si è trovato l’accordo. A fare da garante è stato Giulio Marlia, responsabile al sociale per il Comune di Viareggio, una presenza importante la sua che ha reso possibile risolvere la complicata situazione.
È una storia particolare quella delle due villette. Entrambe sono infatti di proprietà della famiglia dell’ex assessore al sociale nella giunta Lunardini, Vittorio Fantoni. L’amministrazione Comunale, dal 2008, pagava 1.110 euro al mese di contributo affitto per le due famiglie (coprendo l’intero importo). Una delle cifre più alte pagate, con soldi pubblici, dal comune di Viareggio per i contributi affitto. Una situazione strana quella che si è creata intorno ai due immobili, visto il ruolo istituzionale ricoperto da Vittorio Fantoni e il ritorno economico (70 mila euro) che la sua famiglia ha avuto fino al marzo 2011. Anno in cui l’amministrazione ha smesso di pagare l’affitto stellare per le due famiglie, ed è così arrivata la prima ingiunzione di sfratto da parte della famiglia Fantoni. Una situazione strana, sulla quale sta indagando la Guardia di Finanza.
La mattinata si è conclusa con un corteo di protesta dell’Unione Inquilini, che dalla casa di via delle Acacie ha sfilato fin sotto l’abitazione di Fantoni, distante pochi passi.
