(foto Marco Pomella)
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VIAREGGIO. “La situazione al campo rom di Torre del Lago è vergognosa. Bisogna intervenire al più presto, ripristinare la legalità e le condizioni igienico sanitarie, aiutando solo chi ha voglia di lavorare”.

Con queste parole Athos Pastechi, candidato PDL per il consiglio comunale alle prossime amministrative, interviene sull’insediamento abusivo a fianco del campo nomadi comunale di via Cimarosa, dove da alcuni giorni sono ricomparse circa 15 roulotte non autorizzate, già fatte sgomberare dalla forze dell’ordine nel dicembre 2012.

“Una situazione indecente: non è accettabile lasciare le persone in condizioni igienico-sanitarie disumane” – attacca Athos Pastechi, che in passato, da assessore e da semplice cittadino, ha più volte richiamato l’attenzione pubblica sulla questione del campo nomadi. “Dal blitz dei vigili urbani di dicembre a oggi la situazione è peggiorata: le roulotte sono aumentate e anche il numero degli accampati, ci sono bombole del gas abbandonate, liquami a terra, carcasse di motorini e di biciclette abbandonate nel fossato, in un’ area – vale la pena ricordare – sotto la tutela del parco naturale.”

Pastechi fa sapere di aver ricevuto di recente numerose lamentele per i disagi creati dalla presenza di abusivi che sovraffollano il campo ai danni dei camping e dei residenti, fra i quali ci sarebbe una crescente insofferenza per i frequenti fenomeni di furti di vario genere. “Bisogna intervenire urgentemente per garantire il rispetto della legalità e ripristinare l’ordine e il decoro.”

Pastechi fa appello alle autorità cittadine e alle forze dell’ordine, ma anche alla società civile affinché si apra un dibattito sul lato umano e sociale della vicenda. “E’ chiaro che bisogna trovare una soluzione definitiva e soprattutto una sistemazione per i nomadi che, in questi termini e in

(foto Marco Pomella)
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queste condizioni, lì non possono stare” – dichiara Pastechi, rivolgendosi anche alle associazioni del territorio.

Ma Pastechi avverte: “Il problema va affrontato con estrema concretezza, senza buonismi o sterili lassismi. E’ giusto aiutare chi è in difficoltà ma solo a fronte di un serio impegno da parte degli stessi nomadi a inserirsi correttamente nella nostra società, lavorando e contribuendo. No ad aiuti a fondo perduto: con la crisi che ci attanaglia non possiamo permetterci di dare risorse o alloggi a chi non fa niente.”

Di qui la proposta di Pastechi di creare nuove cooperative sociali o avvalersi di soggetti già operanti nel settore per offrire ai nomadi lavori socialmente utili o altri tipi di mansioni.

“La formula andrà individuata con attenzione e condivisione, ma resta il principio che chi ci chiede aiuto deve in qualche modo lavorare e dare il proprio contributo alla città, come fanno tutti i contribuenti e tutti i cittadini.”

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