VIAREGGIO. In occasione delle prossime elezioni amministrative, la Casa delle Donne di Viareggio ha deciso di incontrare tutti i candidati per capire in che modo le problematiche inerenti la violenza di genere e il disinteresse delle precedenti amministrazioni comunali saranno affrontati.

All’incontro erano presenti Serena Fambrini, candidata sindaca del “Movimento Nuovo Mondo”, Rossella Martina di “Viareggio tornerà bellissima”; Massimiliano Baldini della lista civica “Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini”; Antonio Cima, candidato del Pdl e del centrodestra; Paolo Spadaccini per “Viareggio Popolare”; Leonardo Betti candidato del Pd e del centrosinistra; Valter Ghiselli per la lista cittadina “Insieme per cambiare” e infine Maximiliano Bertoni del Movimento 5 Stelle. Quello di martedì 23 aprile è stato un incontro fortemente voluto dalla Casa delle Donne di Viareggio che, nelle figura della sua Presidente Ersilia Raffaelli, ha innanzitutto illustrato ai candidati/e e ai partecipanti, cosa è stato fatto fino ad oggi e quali sono le urgenti problematiche che la nuova amministrazione dovrà necessariamente affrontare.

“Bisogna fare in modo che il sapere delle donne circoli il più possibile sul territorio come deterrente anche rispetto alla violenza” ha affermato la Presidente Raffaelli. “Il 93% della violenza di genere è un fenomeno sommerso: solo nel 2012, 127 donne sono state uccise per mano maschile: tutto questo è inaccettabile”. A livello locale, dal 2001 (anno di nascita del Centro antiviolenza L’Una per l’altra) ad oggi, le donne che sul territorio si sono rivolte alla Casa sono in preoccupante ed esponenziale aumento: “Da anni siamo il punto di riferimento per le donne oggetto di stalking, violenze e minacce – prosegue la Raffaelli – ed è necessario che anche la politica si prenda le sue responsabilità”. “Nello specifico, ribadiamo l’importanza di dare una risposta nell’immediato quando le donne non hanno la possibilità di tornare a casa. Per questo chiediamo al futuro sindaco/a di investire su una casa rifugio, con posti letto per donne e minori, per far fronte a questa agghiacciante problematica”.

Ogni candidata/o ha illustrato quali fossero le proprie conoscenze in merito alla violenza di genere e sulla Casa delle Donne di Viareggio e, da ognuno di loro, sono state avanzate proposte e promesse. Tutti hanno garantito il sostegno alla politica e al lavoro della Casa delle Donne nelle sue diverse accezioni: si è discusso della necessità di far nascere un bilancio di genere e il proposito della nuova amministrazione di canalizzare risorse economiche nei confronti del Centro Antiviolenza e della Casa delle Donne. Inoltre il Comune sarà capofila del progetto di realizzazione di una Casa Rifugio per il territorio versiliese.

Tutti i candidati/e hanno confermato il valore politico che la Casa ha sulla cittadinanza di genere e quanto sia di fondamentale importanza per la città: un fiore all’occhiello per il comune di Viareggio che va sostenuto. È  stato garantito un incontro subito dopo l’insediamento della nuova amministrazione per mantenere i rapporti e scambiarsi informazioni su tutte le iniziative e problematiche comuni. La Casa delle Donne con l’occasione ha descritto l’evento del prossimo 8 giugno “Un’altra pineta è possibile”, a cui parteciperanno numerose associazioni locali, con l’obiettivo di dare l’input verso la gestione della pineta come risorsa fonda.

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