VERSILIA. Dopo la visita al Santuario della Virgen de Guadalupe e l’ottima accoglienza a Città del Messico da parte dello staff dell’Ambasciatore e dell’Associazione Diabetica Messicana ecco una nuova tappa del viaggio di Mauro Talini, il ciclista insulino dipendente che corre in solitaria dal 1 gennaio 2013. Ora lo aspettano a Ensenada e Los Angeles.

tappa 106117•Giorno 27-04-13 Percorso: Texmelucan – Città del Messico (Santuario Virgen de Guadalupe) 102 km

“Holà,è durante il tragitto/percorso/progetto che si vivono l’emozioni, la metà è solo una conseguenza… La penso sempre così ma essere qua non mi sembra vero!

Non è stato un’arrivo tipo Fatima nel 2005 dove al cartello tre km iniziai a cantare il Padre Nostro e l’Ave Maria a voce alta e piansi nella cappella delle apparizioni, ma oggi più consapevole del mio percorso di vita all’ingresso del Santuario mi sono fermato a contemplare… La guardia dopo un pò mi ha invitato ad entrare e mi ha domandato perchè mi sono fermato…ho risposto: esperar 5 minutos… Poi siamo diventati amici, la sera l’ho rincontrato.

Fatima = Guadalupe hanno molte similitudini e per me è come se un cerchio si fosse chiuso, forse (parlo sempre a livello personale) un’altro santuario che può somigliare, è Kibeho in Africa Ruanda… Apparizioni sempre in paesi estremamente poveri, che fanno riflettere credenti e non credenti…ma testimoniano parlando da credente che Lei con suo Figlio ci AMA!

Una volta lasciato la bici in hotel sono tornato al Santuario, tantissimi giovani che cantavano, ballavano, una festa… Ho avuto modo di parlare con un Padre Messicano che parlava Italiano e altre conoscenze…

La pedalata oggi è in secondo piano, molta salita, in cima sui 3000 metri… E poi una lunga discesa, la Polizia Federal che mi ha fatto un pò di scorta, un signore mi ha fatto da guida per arrivare al Santuario e una volta fermatosi mi ha voluto dare un’offerta…Tutta gratuità…

Ho programmato due giorni di stop nel posto giusto! Le altre volte quando mi sono fermato sempre con l’ansia di ripartire… Stò bene l’Alaska può attendere!

Diabetes no Limits! L’amore crede nell’impossibile! Grazie di contribuire a tutto ciò!

Hasta manana, Amigos, Gringos, Hombre, Mujer Italianos ir a las Virgen de Guadalupe!”

una bici mille speranze 2013 tappa 106118• e 119• Giorno 28-04-13 / 29-04-13 Città del Messico

“Holà,due giorni intensi senza bici, da pellegrino e da oggi nel pomeriggio i “Nostri” messaggi hanno avuto la famosa e importante corsia preferenziale…

Il santuario di Guadalupe è il santuario più visitato al mondo, ieri domenica strapieno e a partire dalle 6:00 la mattina fino alle 20:00 una S. Messa ogni ora… L’invocazione più ricorrente del popolo Messicano è la pace, molta delinquenza per la droga… Popolo Messicano molto credente alla Virgen de Guadalupe al punto che le altre religioni (sette) che nascono ogni giorno nel Centro America e Sud America qua hanno vita difficile.La giornata dal pomeriggio di oggi è stata caratterizzata dagli incontri programmati con Sara Velazquez della Federazione Mexicana Diabetes, dall’ Ambasciatore Italiano Arnaldo Minuti con il collaboratore ( David Salvatore Crisante) e dal Responsabile della liturgia della Basilica (il Ministro  di Dio, prete, che ho incontrato sabato Josè Alberto Madel Ortega).Molte interviste, anche con la televisione nazionale (Sara, sapendo quanto il diabete sia una pandemia in Messico ha lavorato molto per far veicolare il messaggio che con il diabete si può convivere).Il Diabete qua è vissuto come un’infermità grave…Il fuori programma è stato Josè Alberto Medel Ortega, si gli avevo chiesto se poteva fare qualcosa… Ha fatto molto di più di qualcosa… Ha invitato la televisione del santuario e collaboratori, mettendo in risalto le Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe con la loro Missione presente in Messico ad Ensenada con la frase di San Massimiliano Kolbe (l’Amore Crede nell’ Impossibile), addirittura nell’omelia della Santa Messa ha spiegato anche un pò della vita di San Massimiliano e poi invitandomi all’altare…Tenevo molto alla comunicazione a Città del Messico, al Santuario, è andata oltre le aspettative…Diabetes No Limits e L’Amore Crede nell’ Impossibile hanno avuto il suo spazio….Ogni incontro è come un chicco di grano… Se non lo semi i non puoi sapere che frutti ti dà…Forza, seminiamo anche quando siamo stanchi Amigos!Non molliamo, sempre avanti! La Virgen de Guadalupe! Grazie Maria, grazie Gesù!Domani si riparte, e un’altro giorno da scrivere con gioie e sofferenze per ognuno di noi, ricco o povero… FORZA!Hasta luego.”

120 Giorno 30-04-13 Percorso: Citta’ del Messico (Santuario di Guadalupe) – Atlacomulco 149 km

“Hola’,partenza posticipata, non e’ stato facile ripartire da qua…

La vita va’ avanti, anzi giorni come questi appena passati danno forza interiore…

La strada mi ha messo subito alla prova… Oggi l’auto pista i responsabili non volevano che la prendessi… Per ben 2 volte mi hanno fatto uscire mettendomi in difficlta’ sul trovare la strada giusta… si, in certi tratti c’e’ il divieto ma chi lo rispetta? L’altra settimana per arrivare a Citta’ del Messico quando ho cambiato percorso era autopista e all ‘uscita ho chiesto infomazioni alla Policia Federal per il santuario che poi mi ha scortato…

Al terzo tentativo da un’altra parte nessun problema… e si viaggia, strada bella!

Carico qualche foto e devo fare presto perche’ stanno chiudendo…

Hasta luego!”

 una bici mille speranze 2013 tappa 108121• Giorno 01-05-13 Percorso: Atlacomulco – Ruta 15 direzione Guadalajara 181 km

122• Giorno 02-05-13 Percorso: Ruta 15 direzione Guadalajara – La Barca 140 km

“Holà,sembra tutto semplice, ma poi… Mai sottovalutare, e sopravvalutare, ma sempre una scelta devi fare…Ieri ho rischiato di rimanere senza acqua…

Era nelle previsioni dormire in tenda, e così è stato vedendo il percorso senza paesi sulla strada, ma non era nella previsioni che non ci fossero stazioni di servizio…ed ero prigioniero dell’ auto pista, vedevo i paesini lontano ai lati ma non c’era uscita… Cosi prima di avere sete ho cominciato a scavare il pozzo… Alle ore 19:00, a meno un’ ora che facesse buio, e a meno un litro d’acqua rimanente, ho accostato la bici, e ho iniziato ha chiedere acqua… Un bus si è fermato avanti a me 500 metri, temeva imboscate… Ma una volta capito, acqua, fragole e aranci… Grande festa! Mai avrei potuto affrontare la notte con un litro d’acqua… Grandi sospiri, rimanere senza acqua è una cosa che mi terrorizza…

E tutto và, stamani partito con 2• gradi e nella giornata oltre i 30• gradi, preferisco il freddo come stamani che il caldo torrido dei giorni passati…

Percorso sempre un continuo saliscendi ma strada liscia da formula 1!

Ripensando a quello che mi ha detto Sara della federazione Mexicana diabetici, che in Messico c’è un problema di obesità con moltissimo diabete di tipo 2 (alimentare, senza insulina), nelle mie soste ho osservato attentamente, su 10 persone 7 sono oltre il peso forma, uomini, donne, bambini e anziani.. Coca cola anche a colazione…In Messico si mangia bene, non manca mai la tortilla, pane di mais fatto alla piastra fine con formaggio, carne, riso e salse piccanti, molto buono anche per me se levo le salse. La povertà c’è ma non è estrema come in altri paesi. Domani? Prevedo tenda e poi chissà, ogni giorno non è mai uguale all’altro… Estoy bien, hasta luego!”

 una bici mille speranze 2013 tappa 110123º Giorno 03-05-13  Percorso: La Barca – Barrancas 194 km

124º Giorno 04-05-13 Percorso: Barrancas – Tepic 118 km

“Hola’ e’ tornato il grande caldo…Ma con la possibilta’ di poter dormire in tenda (ieri), diversamente dal centro America, appena va via il sole rinfresca. Ho avuto solo il problema di trovare il “pernottamento” in un posto dove non mi vedesse nessuno, non sempre e’ facile…

Ieri ho incontrato un Messicano figlio di un Italiano che adesso vive negli Stati Uniti a Santa Barbara e come e’ bello parlare Italiano…molte informazioni su un cambio di percorso che faro’…E’ da giorni che mi martella questo cambio di percorso… per trovare la soluzione migliore!

Nel programma ho indicato due strade per arrivare a Los Angeles, ne esiste una terza…

La prima e’ passare da Hermosillo, costeggiando per km e km il confine degli Stati Uniti, ma molto pericoloso per delinquenza e clandestini ovunque… la seconda e’ entrare da Nogales subito negli Stati Uniti…

Ma entrambe non mi soddisfano, avrei fatto la prima se come sembrava le Missionarie dell’ Immacolata Padre Kolbe e volontari (hanno una sede ad Ensenada) mi sarebbero venute incontro… Ma non riescono…

Allora gli vado incontro io prendendo il traghetto da Guaymas per Santa Rosalia in Baya California Sur…

Allunghero’ il percorso di circa 50 km ed Ensenada e’ sulla strada. E le molte informazioni ricevute dicono che la Baya California e’ bellissima, molto deserta ma panorama caratteristico Messicano frequentata da molti turisti…Oggi pensavo fosse piu’ semplice arrivare a Tepic, molta salita, poi si discesa ma nel finale vento contro… Qua cambia ancora l’ora… un’ora indietro, quindi adesso siamo a -8 ore dall’ Italia.Tutto va’…..Hasta luego Amigos Italianos!”

 

125•Giorno 05-05-13 Percorso: Tepic – Acaponeta 136 km

“Holà, prevedi, programmi ma poi la strada ti dice che…

Partenza fiacca… Appena imbocco l’auto pista si spezza un raggio della ruota posteriore e poco prima di arrivare qua un’altro raggio… Prevedevo di andare più avanti e dormire in tenda ma certe riparazioni preferisco farle non in strada… Sostituiti raggi ma a Mazatlan è meglio che facci centrare la ruota con lo strumento adatto che non ho. Domani non farò l’auto pista (buon asfalto, tragitto più corto) perchè ti leva il contatto con la gente, gli holà… E poi è un autopista senza stazioni di rifornimento, oggi 110 km di niente.. E con questo caldo se possibile acqua fresca e gelato è il benvenuto… Un conto è essere in Patagonia, sei costretto e può essere affascinante…. Ma questa auto pista, vedi i paesi e non puoi uscire… Niente di affascinante! Appena arrivato il mio solito giro nella piazza principale e varie conoscenze… Quando arrivo in anticipo, senza l’obbligo di cercare subito l’albergo, mi piace osservare, parlare e contemplare… Sto scrivendo in un hotel in una stradaia a dondolo… Tutto è particolare…Ciao! Hasta luego”

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