VIAREGGIO. “In questi giorni di campagna elettorale i candidati alla poltrona di sindaco stanno spendendo parole sulla sicurezza della città, alcuni addirittura ne fanno un cavallo di battaglia. Però, come accade nella maggior parte delle volte, il problema non viene mai affrontato nella sua complessità, lasciando i dubbi agli elettori.” Lo scrive Filippo Passaglia, candidato al consiglio comunale con Fratelli d’Italia in appoggio al candidato sindaco del centrodestra Antonio Cima.

“Fratelli d’Italia non ha paura di affrontare il problema: secondo noi, infatti, la proprietà privata va tutelata, i lavoratori vanno tutelati, l’ambienta va tutelato, ma un’amministrazione pubblica ha prima di tutto il dovere e obbligo di tutelare l’interesse pubblico, il bene comune e di dare garanzie di sicurezza ai cittadini. Queste poche note vogliono chiarire le ragioni di fondo che ci convincono della opportunità politica di creare per la prima volta a Viareggio un assessorato alla sicurezza.

“L’assessorato alla sicurezza si svilupperà ed aggiornerà le linee programmatiche dell’ente in tema di sicurezza urbana, del lavoro, dell’ambiente e della protezione civile, con particolare attenzione ai rapporti con i soggetti istituzionali esterni titolari di analoghe competenze.

“Predisporrà direttamente e raccoglierà da altre strutture interne ed esterne all’ente, documentazioni e statistiche atte a monitorare costantemente la situazione della sicurezza nel territorio comunale. Curerà l’affidamento a soggetti esterni di attività ausiliarie e di progetti relativi alla sicurezza e ne gestirà il controllo assicurandone la coesione con gli interventi istituzionali del Settore Vigilanza – Corpo di polizia municipale.

“Predisporrà i piani di intervento e di assistenza in previsione di rischi ambientali e calamità naturali e collaborerà agli interventi predisposti dagli organi statali, regionali e provinciali. Inoltre, si avvarrà per le attività esterne di controllo e per gli interventi operativi di protezione civile, del necessario personale e delle strutture tecnico-operative del Settore Vigilanza – Corpo di polizia municipale.

“L’amministrazione dovrà decidere di farsi carico in prima persona di impegni ed oneri nuovi intuendo che, ferme restando le competenze istituzionali in tema di sicurezza che vedono la preminenza assoluta degli organi statali, spetterà al governo locale assumersi il compito di promuovere e sollecitare azioni, di effettuare direttamente interventi sia dal punto di vista delle dotazioni strutturali che sul versante operativo attraverso, principalmente la propria Polizia Municipale.

“Entrare in campo con questa impostazione significherà rinunciare al comodo alibi di indirizzare sempre ad altri destinatari le istanze in tema di sicurezza provenienti dalla cittadinanza ed assumersi in pieno alcune responsabilità in termini di verifica dei risultati.

“Sicuramente ci saranno scelte che scaturiranno in diatribe, ma alla fine i dati e i fatti ci daranno ragione, come il poliziotto di quartiere.”

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